Al corteo della Bolla, la consigliera comunale Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa) ha indossato un abito con i colori della Palestina. Con lei i colleghi di opposizione che hanno esposto una maxi-bandiera lungo il percorso
L’AQUILA – Un abito con i colori e i simboli della bandiera palestinese. Così Simona Giannangeli, consigliera comunale di minoranza (L’Aquila Coraggiosa), ha scelto di sfilare oggi nel corteo della Perdonanza celestiniana, tra le autorità civili che accompagnano la Bolla del Perdono fino alla Basilica di Collemaggio.
Accanto a lei gli altri consiglieri di opposizione al Comune dell’Aquila, che hanno esposto una maxi-bandiera palestinese lungo il percorso.
Non è la prima volta che la bandiera palestinese diventa motivo di contrapposizione durante il corteo: lo scorso anno la polizia aveva bloccato l’ingresso dello stesso vessillo. Stavolta invece la protesta silenziosa è riuscita ad arrivare fino al cuore dell’evento.
Giannangeli non è nuova a iniziative del genere. Pochi mesi fa aveva issato una bandiera palestinese su una delle cime del Gran Sasso e in Consiglio comunale ha promosso tre ordini del giorno sulla questione mediorientale, con un quarto in preparazione. Prima della partenza, commentando la sua scelta di indossare l’abito-bandiera, ha dichiarato: “Non credo che possano dirmi nulla, anche perché di vestito ho solo questo”.
A rendere la scena ancora più simbolica, la partenza del corteo nei pressi della balconata della sede del Partito democratico in piazza Palazzo, dove dall’inizio della Perdonanza campeggia uno striscione con la scritta: “La Perdonanza riconosca lo stato della Palestina – costruiamo la pace – Stop al genocidio”.