Chieti, sette mesi dopo il crollo di via Ricci: “Marciapiede ancora distrutto e nessuna risposta”

27 Agosto 2025
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il cantiere fermo di via ricci denunciato dalla Lega di Chieti

A denunciarlo Mario Colantonio (Lega): dal cedimento del 28 gennaio, causato da una betoniera da 40 tonnellate, nulla è stato riparato. Restano degrado, pericoli per pedoni e traffico

CHIETI – Era il 28 gennaio 2025 quando una betoniera da 40 tonnellate, diretta al cantiere del nuovo Archivio di Stato, sprofondò nei pressi dell’accesso carrabile dell’area di lavoro. L’incidente, che provocò la chiusura di Via Ricci dalle 8 alle 14 per consentire la rimozione del mezzo, distrusse un ampio tratto del marciapiede. Da allora, nulla è cambiato: il luogo appare ancora oggi abbandonato, transennato in modo precario e in evidente stato di degrado.

A riportare l’attenzione sul caso è la Lega, attraverso l’intervento del Capogruppo in Consiglio comunale Mario Colantonio, che denuncia: «Dopo sette mesi il marciapiede è ancora lì, pericoloso e in condizioni indegne di una città come Chieti. Sorprende – sottolinea Colantonio – il silenzio del sindaco Diego Ferrara e dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, che hanno trattato questa vicenda come fosse una semplice buca stradale, ignorando la gravità del danno e la responsabilità di chi lo ha causato».

«Il principio del chi rompe paga – afferma Colantonio – sembra essere stato dimenticato. In passato, in casi analoghi, il Comune si è mosso rapidamente grazie ad azioni risarcitorie. Oggi invece nulla si muove, nonostante l’evidente pericolo per i pedoni, costretti ogni giorno a destreggiarsi su un tratto di strada insicuro e ad alta frequentazione, soprattutto negli orari scolastici».

La Lega chiede che venga disposto con urgenza un intervento di messa in sicurezza, sottolineando come la vicenda rappresenti «l’ennesima dimostrazione dell’immobilismo dell’attuale amministrazione».

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