Questa mattina una folla di persone ha partecipato alla marcia silenziosa per la pace con la bandiere della Palestina. Oltre al gesto simbolico anche un aiuto concreto con la raccolta fondi per la ONG Emergency
CITTÀ SANT’ANGELO – Una marcia silenziosa per la pace in Palestina organizzata da un gruppo di cittadini ha attraversato stamattina le vie di Città Sant’Angelo, unendo centinaia di persone in un momento di riflessione e solidarietà. Il corteo si è svolto nel più completo silenzio, una scelta che, secondo gli organizzatori, è stata capace di amplificare il messaggio di pace e solidarietà.
I partecipanti, con bandiere della Palestina e striscioni che invocavano la libertà per la popolazione di Gaza, hanno camminato in un’atmosfera di compostezza ed emozione. «Eravamo tanti, eravamo emozionati, eravamo in silenzio ma abbiamo fatto tanto rumore», hanno affermato gli organizzatori a fine evento. «È stato un momento di dolore e vergogna collettiva, una luce di speranza».
Il silenzio, spesso sinonimo di assenza, in questo caso è diventato un potente strumento di comunicazione, un veicolo per esprimere il dolore e la preoccupazione per la situazione in Medio Oriente. Il raccoglimento muto è stato interrotto solo al termine della manifestazione, quando tutti i partecipanti hanno suonato pentole, coperchi e altro genere di oggetti per produrre un minuto di puro rumore, simbolo in questo caso della sofferenza della popolazione coinvolta nel conflitto.
L’iniziativa non si è limitata a un appello simbolico. Il corteo ha infatti promosso una raccolta fondi a favore di Emergency, organizzazione non governativa che continua a operare nella Striscia di Gaza per fornire assistenza medica alla popolazione colpita dal conflitto. Questo gesto concreto ha trasformato la solidarietà in un aiuto tangibile, dimostrando che l’impegno per la pace può tradursi in azioni che salvano vite.