L’assessore Tiziana Magnacca riunisce sindacati, azienda e istituzioni per discutere del blocco alla cessione della Tekne. “Tuteleremo lavoratori e produzione, è un’azienda strategica per l’Italia”
PESCARA – Una videoconferenza urgente per affrontare un nodo strategico e delicato: il futuro dello stabilimento Tekne di Ortona, al centro della recente decisione del governo di esercitare il golden power con parere negativo sulla cessione dell’azienda. A convocarla, nella mattinata di oggi, è stata l’assessore alle Attività produttive e al Lavoro della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca, raccogliendo l’appello della segreteria provinciale della Fiom Cgil.
Attorno al tavolo virtuale si sono ritrovati rappresentanti sindacali, Rsu aziendale, proprietà, Confindustria e la struttura regionale dedicata alle crisi industriali, per analizzare le conseguenze della decisione governativa e discutere delle prospettive occupazionali e produttive dell’azienda.
Durante l’incontro, l’assessore Magnacca ha sottolineato l’impegno della Regione nel seguire “con attenzione puntuale e costante” l’evoluzione della situazione, confermando la volontà del presidente Marsilio di garantire “le migliori condizioni di proseguimento dell’attività dell’azienda”. Una presa di posizione netta, in linea con la rilevanza nazionale del sito produttivo: “Sia per la grande importanza strategica che questa azienda riveste per il Paese Italia sia per l’importante valore occupazionale che garantisce sul territorio”.
“Pertanto – ha dichiarato Magnacca – sarà nostra cura lavorare per favorire l’interesse dei lavoratori e dell’azienda in questo momento delicato”.
L’assessore ha anche richiamato le parti coinvolte a un comportamento responsabile: “È un passaggio particolarmente delicato per Tekne – ha evidenziato – e serve un contegno di grande responsabilità”.
Tekne, realtà industriale radicata a Ortona, ha mostrato negli ultimi mesi segnali di miglioramento: progressi nei pagamenti delle retribuzioni arretrate, nei rapporti con il sistema bancario e nel recupero di alcune posizioni lavorative. Un’inversione di tendenza che tuttavia non basta a dissolvere le incertezze legate alla recente mossa del governo.
“Ribadisco l’importanza della Tekne per la Regione Abruzzo – ha concluso Magnacca – e il valore delle professionalità delle maestranze. Dobbiamo assicurare la continuità della produzione per un’azienda con il suo valore strategico”.
La partita resta aperta, e con essa l’attenzione della Regione Abruzzo che – come emerso dall’incontro odierno – non intende lasciare solo un presidio industriale chiave per il tessuto economico del territorio.