Il passaggio dal rapporto in convenzione all’assunzione stabile apre la strada a incentivi economici e organizzativi, ma la ricerca di nuovi professionisti resta in salita
VASTO – Tre medici che lasciano il rapporto in convenzione per diventare dipendenti della Asl Lanciano Vasto Chieti. È questo il primo segnale concreto per sciogliere uno dei nodi più critici dell’emergenza sanitaria nelle Aree Interne: garantire la presenza di personale medico sulle ambulanze del 118 nell’Alto Vastese.
“Abbiamo predisposto gli atti e siamo in attesa dell’autorizzazione della Regione – spiega il direttore generale Mauro Palmieri – per l’assunzione dei professionisti. Il passaggio a dipendenti non è solo una formalità: significa accedere a indennità accessorie previste dal contratto, che diventano uno strumento strategico per incentivare la copertura dei turni”.
La scelta, tuttavia, non basta a colmare la difficoltà di reperire medici formati per il soccorso in emergenza. Le recenti procedure di reclutamento, promosse sia dall’area Risorse Umane sia dall’Assistenza sanitaria di base, hanno prodotto un risultato scoraggiante: un solo medico disponibile ad accettare l’incarico, e soltanto a partire dall’autunno.
Il problema è strutturale: per operare sul 118 non basta la laurea in Medicina e la specializzazione, ma serve anche un percorso formativo specifico per il soccorso extraospedaliero. Una condizione che esclude gran parte dei professionisti impegnati in ospedale o nella medicina territoriale.
“L’assistenza nelle Aree Interne, e nell’Alto Vastese in particolare – ribadisce Palmieri – resta una priorità aziendale, condivisa con il Comitato ristretto dei sindaci. Stiamo compensando la carenza di medici con un’organizzazione basata sulle auto mediche, il lavoro qualificato degli infermieri del 118, protocolli avanzati e un costante raccordo operativo. Nel frattempo – aggiunge – i bandi continueranno, perché la ricerca non si ferma”.