Ospitalità Italiana premia 43 strutture di Chieti e Pescara per qualità, sostenibilità e promozione del territorio. Un campeggio di Roccamorice ottiene il punteggio più alto in Italia. Strever: “Un diritto per residenti e visitatori”
PESCARA – Un territorio che cresce e si fa riconoscere per la qualità della sua accoglienza. È quanto emerge dalla cerimonia di consegna del certificato Ospitalità Italiana, promossa dalla Camera di commercio Chieti Pescara, che ha premiato 43 strutture turistiche tra hotel, ristoranti, B&B, agriturismi e stabilimenti balneari.
“L’Abruzzo ha un patrimonio straordinario: un mosaico di paesaggi unici, di eccellenze gastronomiche e di ospitalità sincera”, ha dichiarato il presidente Gennaro Strever nel suo discorso d’apertura. “Crediamo che qualità, servizi attenti e rispetto per l’ambiente siano un diritto per chi abita questi luoghi e per chi sceglie di visitarli”.
Tra le strutture premiate, spicca un campeggio di Roccamorice che conquista il massimo riconoscimento green e ben due corone su tre, risultando il miglior classificato in Italia. Un successo che riflette un’evoluzione concreta nell’approccio alla sostenibilità e all’eccellenza turistica.
Su 65 domande ricevute, 56 sono state ammesse e 43 hanno superato la valutazione della commissione tecnica. I riconoscimenti includono:
- 14 hotel (1 con certificazione green e 1 con due corone)
- 9 ristoranti
- 6 agriturismi (2 green)
- 5 B&B (4 green)
- 1 campeggio (2 corone + green)
- 6 stabilimenti balneari
- 2 produzioni aperte
Ben 8 strutture hanno ottenuto l’attestazione green, a conferma dell’attenzione verso l’ambiente. I criteri di selezione comprendono qualità del servizio, promozione del territorio, identità e notorietà, con l’obiettivo di offrire un’esperienza turistica autentica e competitiva.
Il Centro studi “Guglielmo Tagliacarne” ha evidenziato come Pescara registri una crescita delle presenze turistiche del +39,28% rispetto al 2019, seconda in Italia per incremento. Anche la densità turistica e l’offerta digitale mostrano un trend positivo, con Airbnb a 2,48 alloggi per km² e un’incidenza sul valore aggiunto locale pari al 4,74%.
La provincia di Chieti, pur con dimensioni più contenute, guadagna l’ottavo posto nazionale per incremento delle presenze (+30,42%) e conferma una distribuzione omogenea del flusso turistico nel corso dell’anno.
L’iniziativa, attiva dal 1997, si trasforma oggi in un vero e proprio HUB strategico per aiutare le imprese turistiche a migliorare visibilità e performance di mercato.