L’Università d’Annunzio pronta a tornare nel cuore di Chieti: accordo con la Fondazione Banco di Napoli per Palazzo de Mayo

24 Luglio 2025
1 minuto di lettura

La storica sede di Corso Marrucino concessa in comodato gratuito per 39 anni: ospiterà attività di rappresentanza, eventi culturali, ricerca e alta formazione

CHIETI – Un ritorno simbolico e strategico nel cuore della città. L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è vicinissima a siglare un accordo di portata storica con la Fondazione Banco di Napoli per l’utilizzo gratuito di Palazzo de Mayo, il prestigioso edificio affacciato su Largo Martiri della Libertà, lungo Corso Marrucino. Le trattative, ormai giunte alla fase conclusiva, prevedono la stipula di un contratto di comodato gratuito della durata di 39 anni, rinnovabile, che permetterà all’Ateneo di disporre di oltre 10.000 metri quadri su più livelli in uno degli edifici più rappresentativi del centro storico teatino. La Fondazione Banco di Napoli, proprietaria dello stabile restaurato tra il 1985 e il 2004 e dal valore stimato di oltre 14 milioni di euro, manterrà l’utilizzo di alcuni uffici per le proprie attività istituzionali, mentre l’università si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, quantificate in circa 30.000 euro l’anno.

“Con l’accordo che si va a chiudere tra il nostro Ateneo e la Fondazione Banco di Napoli – dichiara il Rettore Liborio Stuppia – si concretizza quell’impegno preso sin dal mio insediamento: riportare l’università a Chieti, nel suo bellissimo centro storico, con una presenza vera, attiva, significativa e capace di generare attrazione di alta qualità”.

Il trasferimento in Palazzo de Mayo non rappresenta solo un ampliamento logistico: è una scelta identitaria e culturale. L’Ateneo intende infatti utilizzare gli spazi per attività di rappresentanza, eventi culturali, alta formazione, ricerca, disseminazione scientifica e relazioni internazionali. A questo si aggiungerà anche l’allestimento della collezione d’arte universitaria, in dialogo con il pregevole patrimonio artistico già presente nell’edificio, la ricca dotazione libraria e la suggestiva Via Tecta di epoca romana, visibile nei sotterranei del palazzo.

“La scelta di Palazzo de Mayo – prosegue il Rettore – è stata quella che meglio poteva tradurre in realtà i sogni contenuti in quell’impegno, quando le ipotesi erano le più disparate, a volte anacronistiche e difficili da realizzare. Oggi ci accingiamo a raccogliere i frutti di un lavoro silenzioso, laborioso ed efficace”.

Con questa operazione, l’Università “Gabriele d’Annunzio” rafforza il suo legame con il territorio, riaffermando il ruolo di Chieti – insieme a Pescara e Teramo – come culla fondativa di un progetto accademico ambizioso, che continua a crescere nella terra “tenace e generosa” d’Abruzzo.

Altro da

Non perdere