La Asl Lanciano Vasto Chieti conferma la rimodulazione del monte ore per i servizi di facchinaggio, che dal 1° agosto passeranno a 774 ore settimanali. Tuttavia, l’Azienda si rende disponibile a prorogare i contratti in scadenza a settembre fino alla fine dell’anno. Il Direttore generale Mauro Palmieri: “Una scelta necessaria per valorizzare il personale interno e gestire correttamente le risorse pubbliche, ma con attenzione alle ricadute occupazionali”
CHIETI — Una riduzione oraria necessaria, ma accompagnata da una proroga dei contratti per evitare impatti sociali troppo bruschi. È questa la linea adottata dalla Asl Lanciano Vasto Chieti in merito ai servizi di facchinaggio, affidati alla Dussmann Service (che ha subappaltato ad Auriga), il cui contratto era in scadenza a settembre.
“Pur avendo saturato il fabbisogno aziendale di servizi di ausiliariato attraverso azioni interne di riorganizzazione e revisione degli organici, l’Azienda si rende disponibile a estendere fino al 31 dicembre i contratti con Dussmann (che ha sub appaltato ad Auriga) in scadenza a settembre, mantenendo la rimodulazione oraria che andrà in vigore dal prossimo 1° agosto” — ha dichiarato il Direttore generale Mauro Palmieri durante l’incontro con la Filcams Cgil e i rappresentanti dell’azienda.
La decisione arriva dopo una comunicazione formale di riduzione del monte ore, che passerà a 774 ore settimanali. Una scelta che, secondo Palmieri, risponde a criteri di efficienza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche.
“Questa Asl aveva fatto ricorso in passato al supporto di una ditta esterna per il servizio di ausiliariato in un momento di particolare necessità — prosegue Palmieri — a causa della carenza di personale. L’appalto era vincolato a una scadenza temporale fin dal momento della stipula del contratto, che, ad ogni buon conto, è stato variamente prorogato”.
La proroga fino a dicembre, spiega il Direttore, è “espressione della volontà della Direzione di accompagnare i lavoratori impiegati finora verso una nuova collocazione, evitando strappi e situazioni di particolare sofferenza economica”.
La rimodulazione oraria, inizialmente prevista per lunedì prossimo, è stata posticipata al 1° agosto per dare tempo alla ditta appaltatrice di riorganizzarsi. “Abbiamo deciso di far partire la rimodulazione oraria dal 1° agosto e non da lunedì prossimo come ipotizzato in precedenza” — ha concluso Palmieri.