Elezioni a Pescara, il Consiglio di Stato fissa per dicembre l’udienza di merito

18 Luglio 2025
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Il Consiglio di Stato ha fissato per il 18 dicembre l’udienza pubblica, mentre il 24 luglio si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva

PESCARA – Il futuro politico di Pescara resta appeso al calendario giudiziario. Il Consiglio di Stato ha fissato per il 18 dicembre 2025 l’udienza pubblica in cui sarà discusso il merito dei ricorsi presentati contro la sentenza del TAR Abruzzo, che ha annullato l’esito delle elezioni amministrative del 2024 in 27 sezioni elettorali della città.

Nel frattempo, però, c’è un’altra data cruciale: il 24 luglio, giorno in cui i giudici di Palazzo Spada si pronunceranno sulla richiesta di sospensiva. Una decisione che potrebbe congelare o confermare il ritorno alle urne previsto per il 24 e 25 agosto, come disposto dal provvedimento del prefetto dopo il pronunciamento del TAR.

Il quadro è complesso e ancora apertissimo. I ricorsi al Consiglio di Stato sono stati presentati sia dal centrodestra che dal centrosinistra locali, con argomentazioni differenti ma accomunati dalla volontà di rimettere in discussione l’annullamento parziale del voto. Al centro del contenzioso restano le 27 sezioni, su un totale di 170, dove sarebbero state riscontrate gravi irregolarità.

Secondo il TAR, le anomalie riscontrate nelle operazioni di voto non riguardano semplici errori formali, ma veri e propri “vizi” che avrebbero compromesso l’autenticità e l’attendibilità del risultato elettorale. Tra le motivazioni, il giudice amministrativo ha parlato di “numerosissime irregolarità” e ha sottolineato l’impossibilità di garantire la genuinità del processo elettorale in quelle sezioni. Di particolare rilievo anche la decisione del TAR di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica, affinché venga valutata l’eventuale sussistenza di ipotesi di reato.

Il nodo, ora, è temporale e politico. Se la sospensiva verrà respinta il 24 luglio, gli oltre 16mila elettori interessati dovranno tornare alle urne ad agosto, in piena estate, per riscrivere una parte del destino amministrativo della città. In caso contrario, tutto verrà congelato fino a dicembre, quando il Consiglio di Stato entrerà nel merito della questione. Quale che sia l’esito, si profilano tempi caldi per la politica pescarese.

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