Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Chieti ha fissato per il 25 febbraio 2026 l’udienza preliminare relativa all’inchiesta sulle presunta lottizzazione abusiva nel territorio di Francavilla al Mare. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone, tra cui dirigenti comunali, imprenditori, tecnici e un notaio
FRANCAVILLA AL MARE – È stata fissata per il 25 febbraio 2026 l’udienza preliminare, presso il Tribunale di Chieti, relativa all’inchiesta che coinvolge 14 persone accusate di aver realizzato due lottizzazioni abusive nel territorio comunale di Francavilla al Mare. La notizia, comunicata ufficialmente con l’avviso di fissazione dell’udienza, disposta dal Gip Morena Susi, rappresenta l’ultimo sviluppo di un’indagine che ha già portato al sequestro delle aree interessate.
Un’inchiesta complessa e articolata, che mette sotto accusa un intero sistema di gestione urbanistica nel Comune di Francavilla al Mare. Tra gli imputati dirigenti comunali, tecnici, imprenditori e un notaio, accusati a vario titolo di reati che vanno dalla lottizzazione abusiva alla falsità ideologica in atto pubblico, passando per false attestazioni e violazioni edilizie.
La richiesta di rinvio a giudizio, firmata lo scorso 26 giugno dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani, riguarda due interventi edilizi ritenuti irregolari: il primo nel comparto 15G, dove sono state costruite due palazzine per 24 appartamenti al posto di una villa moresca; il secondo nel comparto 15E, dove al posto di una scuola paritaria sono sorte due palazzine per 45 appartamenti. In entrambi i casi, la Procura contesta l’uso di volumetrie non autorizzate, la trasformazione di aree vincolate in edificabili e la stipula di convenzioni urbanistiche ritenute illegittime.
“Realizzavano interventi che davano luogo alla lottizzazione abusiva […] costruendo, in luogo di una preesistente villa moresca, 2 palazzine per complessivi 24 appartamenti” — si legge nella richiesta di rinvio a giudizio. Le volumetrie sarebbero state ottenute anche grazie alla “erronea applicazione delle NTA” e alla “diversa destinazione d’uso dei locali sottotetto”, trasformati in 8 unità immobiliari autonome.
Nel secondo intervento edilizio – come riportato negli atti -, al posto della scuola paritaria “I.R.I. School College”, sarebbero state costruite due palazzine per 45 appartamenti, con un indice di edificabilità fondiaria pari a 5,28 mc/mq, superiore ai limiti previsti dal PRG e dal Piano Particolareggiato Esecutivo. Anche in questo caso, le volumetrie sarebbero state acquisite in forza della convenzione del 3 maggio 2021, stipulata tra il Comune e la società Maestrale s.r.l., ritenuta illegittima dalla Procura.
“Autorizzavano una volumetria pari a 6.312,00 mc derivante dalla illegittima cessione stipulata con la convenzione del 3.5.2021” — scrive il PM Ciani, evidenziando come le aree cedute fossero già di proprietà comunale o destinate a viabilità pubblica.
Tra le fonti di prova acquisite: verbali di interrogatorio, consulenze tecniche, sequestri preventivi, accertamenti patrimoniali e documentazione urbanistica. Le persone offese sono identificate nel Comune di Francavilla al Mare.
L’udienza preliminare del 25 febbraio sarà decisiva per stabilire se il procedimento approderà in aula. Il Comune di Francavilla al Mare è stato identificato come parte offesa. L’inchiesta, avviata nel 2024, ha già prodotto sequestri, perquisizioni e accertamenti patrimoniali.