SI è tenuta questa mattina la conferenza stampa per il fare il punto sullo stato del progetto guidato da UniTe: a presentare l’opera il rettore Christian Corsi
TERAMO – Dall’ex manicomio abbandonato a un polo universitario e culturale d’eccellenza: è il futuro tracciato dalla “Cittadella della Cultura”, il progetto strategico dell’Università di Teramo al centro della conferenza stampa convocata dal rettore Christian Corsi. Un’opera dal valore simbolico e urbanistico che rientra nei 45 milioni di euro di lavori pubblici in corso, comprendenti anche il raddoppio della sede di Medicina Veterinaria e la nascita del Centro AgroBioServ.
La Cittadella sorgerà sull’area dell’ex ospedale psichiatrico, con l’obiettivo di trasformarla in uno spazio condiviso per alta formazione e cultura, riportando l’Ateneo nel cuore del centro storico. Secondo il rettore, si tratta di «una ferita urbanistica da ricomporre, ma anche un’opportunità per riscoprire una nuova vocazione della città nel segno dell’innovazione e della ricerca».
Il progetto, nato nel 2016 con il Masterplan Abruzzo, ha subito una lunga battuta d’arresto dopo la revoca dei fondi, poi recuperati con la firma del nuovo atto di concessione lo scorso gennaio, che ha sbloccato 20 milioni di euro. La superficie interessata sarà di 8.094 mq. Il bando di gara, chiuso il 20 giugno, ha ricevuto 35 proposte. La commissione avrà 60 giorni per la valutazione, mentre il termine dei lavori è fissato al 31 dicembre 2028.
Tra le ipotesi, il trasferimento a pieno titolo dei corsi di Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche e una riorganizzazione degli spazi di Giurisprudenza, in connessione con le aule del Tribunale. «Immagino studenti che passano dall’università direttamente al foro», ha detto Corsi, sottolineando l’importanza della formazione “completa e comoda”.
L’Università di Teramo si presenta oggi come stazione appaltante per 46 milioni di euro, gestendo in autonomia fondi destinati non solo all’offerta formativa, ma alla riqualificazione dell’intero patrimonio edilizio e culturale del territorio. «Il mio impegno sarà limpido, rapido, netto» – ha ribadito Corsi – che ha anche specificato di avere buoni rapporti con tutti, ma una tempistica che richiede “concretezza e velocità”.
Online è attivo il sito dedicato all’opera per seguire lo stato di avanzamento. L’obiettivo, ha concluso il rettore, è creare un centro d’eccellenza capace di rilanciare l’identità di Teramo, frenare lo spopolamento del centro storico e restituire alla città un ruolo da protagonista nella rete accademica, culturale e socioeconomica nazionale.