Il consigliere regionale accusa la Asl di inefficienza: “Spesi milioni per nuove sale mai entrate in funzione. Ora aumenteranno le liste d’attesa”
PESCARA – È partita solo il 7 luglio la ristrutturazione delle prime quattro sale operatorie dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, ma le sale “provvisorie”, realizzate per garantire la continuità degli interventi chirurgici durante i lavori, restano ancora chiuse. Lo denuncia il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli (PD), che parla di “ennesimo pasticcio della Asl di Pescara”: le sale temporanee – finanziate nel 2021, con un appalto da oltre 2 milioni di euro – non saranno operative prima della fine di ottobre, con conseguenze pesanti per l’attività sanitaria.
«L’ospedale di Pescara attende da anni l’adeguamento delle sue undici sale operatorie – spiega Blasioli –. Dal 2016, infatti, le nuove normative hanno imposto l’adeguamento strutturale e tecnologico, prevedendo cappe di aspirazione, flussi laminari, percorsi separati per il materiale pulito e quello sporco. Per gestire questi lavori senza compromettere l’attività chirurgica, la Asl aveva programmato l’allestimento di quattro sale operatorie temporanee su un’area di 780 metri quadri, al primo piano del nosocomio».
La procedura era stata avviata con una delibera del 22 luglio 2021, assegnata a dicembre dello stesso anno al raggruppamento RTI Cme Consorzio Imprenditori Edili soc. coop./Guerrato Spa per un importo complessivo di oltre 2 milioni di euro, più IVA, con possibilità di riscatto per 500mila euro. Da allora, sono trascorsi 43 mesi, 10 pagamenti trimestrali e circa 3 milioni di euro spesi tra appalto, adeguamenti di prezzo (+78mila euro) e imprevisti (+650mila euro). Eppure, le sale sono ancora chiuse.
L’avvio dei lavori sull’ala chirurgica preesistente comporta la chiusura immediata di 4 delle 11 sale operatorie disponibili. «Un taglio netto del 35% delle capacità di intervento – denuncia Blasioli – che in estate può essere gestito solo in parte, ma in autunno causerà un aumento inevitabile delle liste d’attesa e un sovraccarico di lavoro per il personale sanitario, che dovrà operare in spazi inadeguati».
Tra le questioni più gravi sollevate dal consigliere ci sono anche le possibili criticità sul rispetto dei percorsi igienico-sanitari, le condizioni di sicurezza per operatori e pazienti e la mancanza di una spiegazione ufficiale da parte della Asl. «Pretendiamo risposte chiare – incalza –: perché le sale non sono ancora operative? Dipende dalla ditta appaltante o dalla Asl? C’è davvero un problema di impianto di areazione non servito dal necessario fabbisogno energetico, come ci è stato riferito? E perché solo adesso, a otto anni dalla necessità normativa, si avviano i lavori?».
Blasioli conclude chiedendo un intervento urgente della Regione e attacca duramente i vertici politici: «Questa gestione superficiale e inefficiente della Asl di Pescara si sta traducendo in disservizi gravissimi per i cittadini, nella totale indifferenza del presidente Marsilio e dell’assessore Verì. Non possiamo più accettare giustificazioni: servono soluzioni immediate e concrete per garantire un servizio sanitario degno di questo nome».
Alla richiesta di spiegazioni del consigliere Blasioli si uniscono anche i consiglieri comunali di Pescara del partito democratico, Piero Giampietro e Michela Di Stefano.