“SicuraMente”: parte da Pescara il progetto Inail per ridurre gli infortuni sul lavoro attraverso la formazione

11 Luglio 2025
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Parte da Pescara il progetto “SicuraMente”, promosso da Inail Abruzzo. Nel 2024 sono diminuiti gli infortuni mortali sul lavoro – da 36 a 23 – ma restano oltre 7.000 le malattie professionali

PESCARA – Si chiama “SicuraMente, la sicurezza sempre in testa” il nuovo progetto presentato oggi a Pescara da Inail Abruzzo, in collaborazione con sei società di formazione – Aptar Italia, Cida, Dplan, Formedil, Si & Ti Training e Consulting – con l’obiettivo di contrastare gli infortuni sul lavoro puntando sull’osservazione dei comportamenti reali dei lavoratori e sulla formazione attiva e continua.

Alla base dell’iniziativa c’è l’approccio BBS – Behavior Based Safety, ovvero la sicurezza basata sul comportamento, un metodo innovativo che integra la formazione obbligatoria con l’analisi delle azioni quotidiane svolte sul luogo di lavoro per individuare rischi concreti e prevenire incidenti.

«L’obiettivo primario – ha spiegato Marisa D’Amario, direttrice Inail di Chieti-Pescara-Teramo – è finanziare la prevenzione nelle aziende, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. Osserveremo direttamente i comportamenti agiti, per capire dove si annidano rischi e pericoli, in modo da eliminarli e ridurre il numero degli infortuni. L’ambizione è quella di arrivare a zero infortuni, ma considereremo una grande conquista anche una riduzione significativa».

Il progetto si inserisce in un contesto nazionale ancora critico, come ha ricordato il direttore generale dell’Inail, Nicola Negri, presente all’incontro: «Nel 2024, in Italia non si è riusciti a scendere sotto la soglia dei mille infortuni mortali. Il numero è aumentato di qualche decina rispetto all’anno precedente, ed è un segnale preoccupante. Fino a quando ci sarà anche un solo morto sul lavoro, per noi sarà una sconfitta».

In Abruzzo, ha spiegato Negri, la situazione appare in lieve miglioramento, con una diminuzione degli infortuni mortali, passati da 36 nel 2023 a 23 nel 2024, anche se si registra un aumento degli incidenti in itinere. Tuttavia, sul fronte delle malattie professionali, la regione resta tra le più colpite: oltre 7.000 casi nel 2024, un dato che colloca l’Abruzzo tra le prime regioni italiane per numero di richieste, dopo Lombardia, Toscana e Puglia.

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