Opere pubbliche: Tar accoglie ricorso Ance L’Aquila, sospeso bando per la scuola di Pizzoli: “Mancato rispetto Codice appalti”

10 Luglio 2025
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Contestati i prezzi fuori norma del bando per la demolizione e ricostruzione dell’istituto “Don Milani”. Frattale (Ance): “Siamo noi imprenditori a dover vigilare sul rispetto del Codice”

L’AQUILA – Il Tar dell’Aquila dà ragione all’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) e concede la sospensiva del bando di gara per l’affidamento dei lavori di demolizione e ricostruzione dell’istituto scolastico “Don Milani” nella frazione di Villa San Pietro, nel Comune di Pizzoli.

Al centro del ricorso presentato dall’Ance, affiancata direttamente dai presidenti provinciale e regionale Gianni Frattale ed Enrico Ricci, tramite le rispettive imprese Edilfrair e Ricci Guido Srl, ci sono le modalità con cui è stato redatto il computo metrico estimativo dell’opera. Secondo i ricorrenti, il bando presentava un “illegittimo anacronismo dei prezzi e un incongruo accorpamento di voci di prezzo” rispetto al prezzario regionale vigente. Una condizione che, sempre secondo il ricorso, avrebbe reso impossibile “presentare un’offerta seria ed equilibrata nel rispetto dei basilari principi fissati dal Codice appalti”.

L’Ance aveva tentato di aprire un dialogo con l’amministrazione comunale per correggere le criticità evidenziate, senza però ricevere alcun riscontro.
“Inutili i tentativi da parte dell’Associazione dei costruttori, che da sempre si batte per la correttezza delle regole di mercato in favore delle proprie imprese associate, di ottenere un incontro con il sindaco per tentare una ragionevole mediazione, come spesso accaduto con altre pubbliche amministrazioni. Alle richieste formali di incontro è seguito un silenzio che ha reso inevitabile il ricorso all’autorità giudiziaria amministrativa”, si legge nella nota diffusa da Ance.

Frattale e Ricci sono stati promotori, nell’ultimo anno, di un’intensa campagna di sensibilizzazione sul nuovo Codice degli appalti, culminata in un ciclo di sei seminari tecnici molto partecipati, che hanno coinvolto professionisti e funzionari della pubblica amministrazione.

“Si stanno invertendo i ruoli, di questi tempi siamo noi imprenditori a dover vigilare per il rispetto del Codice – commenta Gianni Frattale –. Nel ciclo di seminari che abbiamo promosso abbiamo consegnato circa 2.000 codici a tutti gli operatori del settore; forse qualche amministratore farebbe bene a venirne a ritirare uno, è gratuito”.

Sulla stessa linea l’intervento del presidente regionale Enrico Ricci, che richiama l’attenzione sui rischi connessi all’utilizzo di prezzari non aggiornati e inadeguati:
“È un rischio per le pubbliche amministrazioni che può portare al non completamento del lavori o ad attirare imprese scorrette che per rientrare nei costi trascurano la qualità delle opere o ancor peggio la sicurezza dei lavoratori. Interloquiamo spesso con le pubbliche amministrazioni per sensibilizzare sul rispetto dei prezzari, ma questa volta abbiamo trovato un muro di silenzio”.

La sospensiva del Tar rappresenta un primo segnale importante, secondo l’Ance, in direzione della tutela della qualità e dell’equilibrio del mercato degli appalti, in un contesto in cui – denunciano i costruttori – spesso sono proprio le amministrazioni a ignorare le regole che pretendono dalle imprese.

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