È andata in scena ieri la serata finale dei Premi Internazionali Flaiano che hanno portato in città grandi nomi del panorama artistico internazionale
PESCARA – Una serata all’insegna della cultura e dello spettacolo quella andata in scena ieri in Piazza della Rinascita a Pescara, in occasione della 52° edizione dei Premi Internazionali Flaiano, che ha visto la partecipazione di numerosi artisti. La manifestazione, appuntamento ormai consolidato per il panorama culturale locale e italiano, ha premiato con il Pegaso d’Oro i protagonisti dell’ultima stagione tra televisione, cinema, teatro, giornalismo e cultura.
Sezione Televisione e Giornalismo: trionfano Timi, Scalera e la Gialappa’s
Grande protagonista della sezione televisiva è stato Filippo Timi, premiato come miglior interprete maschile per la sua intensa performance nella miniserie Dostoevskij firmata dai fratelli D’Innocenzo e trasmessa su Sky. Accanto a lui, Vanessa Scalera ha conquistato il Premio miglior interprete femminile per il “Complesso dell’Opera“, un riconoscimento prestigioso che la colloca nella scia di mostri sacri come Mastroianni e Vitti. La Scalera è stata protagonista in La storia della mia famiglia (Netflix), Avetrana – Qui non è Hollywood (Disney+), e Diamanti di Ferzan Ozpetek, quest’ultimo premiato anche come campione d’incassi.
Sergio Rubini ha vinto il premio per la miglior regia con Leopardi – Il poeta dell’Infinito (Rai1), mentre Stefano Bises, Davide Serino e Antonio Scurati si sono distinti per la miglior sceneggiatura con M – Il figlio del secolo (Sky). Il titolo di miglior programma televisivo è andato al Gialappas Show (TV8/Sky Uno), ritirato da Giorgio Gherarducci, mentre Alberto Angela si è aggiudicato il premio per il miglior programma culturale con Ulisse – La Sicilia di Montalbano. Per il giornalismo, il riconoscimento è andato a Massimo Giannini, editorialista de La Repubblica.
Teatro: Peter Stein e Branciaroli tra i grandi nomi
Nel teatro, Sara Bertelà e Lino Guanciale sono stati incoronati migliori interpreti rispettivamente per Sei personaggi in cerca d’autore e Ho paura torero. L’ambito Premio Internazionale Flaiano per la miglior regia teatrale è andato al maestro Peter Stein per Crisi di nervi, tre atti unici di Cechov. Franco Branciaroli ha ricevuto il premio alla carriera, suggellando decenni di eccellenza sulle scene.
Cinema: premi a Berger, Comencini, Mainetti, Leo e Soldini
La sezione cinema ha visto primeggiare Edward Berger, vincitore del Premio Internazionale Flaiano per Conclave. Edoardo Leo ha conquistato il titolo di miglior interprete maschile per Follemente di Paolo Genovese, mentre Romana Maggiora Vergano ha ricevuto il premio come miglior interprete femminile per Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, che ha anche ottenuto il riconoscimento per la miglior sceneggiatura.
Il premio per la miglior regia è andato a Gabriele Mainetti per La città proibita, e quello per il miglior film a Silvio Soldini con Le assaggiatrici. Alessandra Celesia ha invece trionfato nella categoria documentari con The Flats.
Premi speciali: cultura, fotografia e carriere illustri
Grande emozione per il Premio Flaiano alla carriera conferito a Gianni Amelio, regista e sceneggiatore simbolo del cinema d’autore italiano. Il Premio Flaiano Speciale Cultura è stato assegnato a Paride Vitale, mentre Caterina D’Amico e Francesco Piccolo hanno ricevuto il Premio Internazionale Flaiano Speciale per l’opera dedicata a Suso Cecchi D’Amico, pubblicata da Einaudi.
Infine, un sentito omaggio al maestro della fotografia di scena Angelo Turetta, vincitore del Premio Internazionale Flaiano di Fotografia alla carriera, per oltre trent’anni di scatti che hanno raccontato il cinema con uno sguardo da fotoreporter.