Ortona, blitz contro la pesca illegale: sequestrati oltre 200 kg di prodotti ittici e attrezzature

7 Luglio 2025
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La Guardia costiera di Ortona

Controlli serrati della Capitaneria di porto tra mare e terra: sanzioni per 15mila euro

ORTONA – Oltre 200 chilogrammi di prodotti ittici sequestrati, più di 40 attrezzi da pesca rimossi – tra cui reti e attrezzature di posta – e sanzioni amministrative per un totale di circa 15mila euro. Sono i numeri di una vasta operazione condotta nelle ultime settimane dalle unità navali e dai nuclei specialistici della Capitaneria di porto di Ortona, impegnati su più fronti nel contrasto alla pesca illegale lungo la costa abruzzese.

Tra le attività di rilievo spicca il contrasto alla pesca subacquea notturna. Durante un controllo effettuato all’inizio di luglio sul litorale di Francavilla al Mare, alcuni pescatori subacquei non professionisti sono stati sorpresi in attività notturna vietata, con numerosi esemplari di polpi. I militari della Guardia costiera hanno provveduto a elevare sanzioni, sequestrare l’attrezzatura illecita e restituire al mare i polpi ancora vivi.

Nell’ambito delle verifiche sulla filiera commerciale, sono stati intensificati i controlli sulla tracciabilità dei prodotti ittici, in particolare presso centri di spedizione e ristoranti. A Ortona, un controllo in un esercizio commerciale ha portato al sequestro di circa 60 chilogrammi di prodotti – tra crostacei, molluschi e pesce azzurro – privi della necessaria documentazione di tracciabilità. Al titolare sono state comminate due sanzioni amministrative.

Particolare attenzione è stata inoltre riservata ai trasporti su strada. Le attività d’indagine hanno permesso di individuare diversi veicoli – tra furgoni e auto private – contenenti sacchi di vongole della specie venus gallina privi di etichettatura o documentazione del lotto di provenienza. Circa 150 chilogrammi di prodotto sono stati sequestrati e rigettati in mare.

Anche il pattugliamento in mare ha portato a risultati rilevanti. La motovedetta CP 576 ha individuato numerosi attrezzi da posta – tra cui tremagli e nasse – posizionati in violazione delle normative europee, anche all’interno della fascia dei 300 metri dalla riva riservata alla balneazione. Gli attrezzi sono stati sequestrati e i responsabili, pescatori professionisti e sportivi, sanzionati.

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