Alento e Feltrino, foci “fuori legge”: i dati di Legambiente nei campionamenti lungo la costa teatina

5 Luglio 2025
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Risultati di Goletta Verde 2025: livelli batterici oltre i limiti a Francavilla e San Vito. “Assente la cartellonistica, a rischio ambiente e salute”

FRANCAVILLA AL MARE – Quasi il 40% dei punti campionati lungo la costa abruzzese risultano oltre i limiti di legge per l’inquinamento microbiologico, con due foci fluviali nel Chietino che spiccano per la gravità della situazione: la foce del fiume Alento, a Francavilla al Mare, e quella del Feltrino, a San Vito Chietino. Entrambe sono state classificate come “fortemente inquinate” dalla storica campagna Goletta Verde di Legambiente, giunta quest’anno alla 39esima edizione.

I rilievi sono stati effettuati lo scorso 17 giugno da tecnici e volontari dell’associazione ambientalista, che monitora da decenni lo stato di salute del mare e delle coste italiane. I dati parlano chiaro: in Abruzzo tre punti su otto superano i limiti previsti per legge per la presenza di Enterococchi intestinali e Escherichia coli superiori a 1000 UFC/100ml.

A preoccupare maggiormente è la foce del Feltrino, da anni sorvegliata speciale e, come denuncia Gianluca Casciato, presidente di Legambiente Abruzzo, risultata inquinata per il nono anno consecutivo: “Una situazione che si è talmente radicata da diventare pericolosa, non solo per l’ambiente ma anche per la salute delle persone. E manca, come in quasi tutti i siti monitorati, il cartello di divieto di balneazione previsto per legge”.
Oltre al Feltrino e all’Alento, un terzo punto inquinato si trova nel Teramano, alla foce del fiume Vomano, tra Pineto e Roseto degli Abruzzi. Complessivamente, sono otto i punti campionati lungo la costa abruzzese: sei alle foci dei fiumi (zone ad alto rischio per la presenza di scarichi) e due in mare aperto. Di questi, il 38% è risultato oltre i limiti, mentre il 63% è risultato conforme.

Tra i punti che non destano preoccupazioni:
La foce del Vibrata, tra Martinsicuro e Alba Adriatica (TE)
La foce del Tordino, a Giulianova (TE)
Due tratti di mare a Pescara (spiaggia Madonnina) e Montesilvano (PE)
La foce del fiume Sinello, al Lido di Casalbordino (CH)

Tuttavia, anche nei punti risultati entro i limiti, manca la cartellonistica obbligatoria che dovrebbe informare i bagnanti sulla qualità delle acque, come confermato da una verifica del Portale delle Acque del Ministero della Salute.

La denuncia: depurazione inefficace e informazione assente
“Il nostro monitoraggio non rilascia patenti di balneabilità – precisa Marcella De Mestria, responsabile nazionale di Goletta Verde – ma evidenzia criticità che spesso si protraggono da anni. È fondamentale che le amministrazioni locali si attivino per risolvere i problemi legati alla depurazione e per informare correttamente i cittadini”.

L’assenza di depuratori efficienti resta uno dei nodi irrisolti, specialmente alle foci, considerate “i punti più critici” dal team di Legambiente. Nonostante la normativa vieti la balneazione in prossimità delle foci fluviali, l’assenza di cartelli espliciti espone inconsapevolmente i bagnanti a rischi sanitari.

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