Riforma Arap, Magnacca: “Un nuovo modello per rilanciare l’industria abruzzese”

2 Luglio 2025
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L’assessore Tiziana Magnacca presenta in Commissione la riforma dell’Agenzia regionale per le attività produttive: “L’Arap torni a essere un incubatore di imprese. Serve una governance più efficiente e una visione strategica per affrontare le sfide energetiche e industriali”

PESCARA – Un’Arap rinnovata, più snella, strategica e capace di accompagnare la crescita delle imprese abruzzesi. È questa la visione tracciata dall’assessore regionale alle Attività produttive Tiziana Magnacca, intervenuta ieri in audizione congiunta davanti alla Prima e Terza Commissione del Consiglio regionale per illustrare i contenuti della proposta di riforma dell’Agenzia regionale per le attività produttive.

“La legge di riforma dell’Arap è un passaggio fondamentale quanto necessario – ha dichiarato Magnacca – che renderà più funzionale la gestione delle aree industriali, valorizzando la vocazione di ogni singola zona ma all’interno di una visione d’insieme”.

L’obiettivo è restituire all’Arap il suo ruolo originario: un incubatore di sviluppo, capace di offrire servizi materiali e immateriali alle imprese, sostenendole nella nascita, nell’insediamento e nella crescita. Un cambio di passo che, secondo l’assessore, passa anche attraverso una nuova governance e una maggiore integrazione con le politiche energetiche regionali.

“Molte delle nostre aziende sono energivore – ha sottolineato – e il costo dell’approvvigionamento energetico è un freno alla competitività. Concentrare anche le politiche energetiche in Arap significa dotarsi di una visione strategica per affrontare questa sfida”.

Nel corso dell’audizione, Magnacca ha tracciato un quadro realistico della situazione attuale, riconoscendo le criticità economiche e finanziarie che investono sia l’Arap che il Consorzio di sviluppo industriale Chieti-Pescara. Proprio queste difficoltà hanno spinto il Dipartimento delle Attività produttive a elaborare un progetto di riforma, ora all’esame del Consiglio regionale.

“Non ho nascosto nulla – ha precisato – ma riaffermo il diritto della Commissione di modificare il testo originario, in un confronto costruttivo e proficuo, soprattutto all’interno della maggioranza”.

Il nuovo consiglio di amministrazione, previsto dalla riforma, dovrà essere in grado di imprimere una svolta concreta all’agenzia, facendo leva sulle competenze maturate dal personale interno e su una governance più rappresentativa e funzionale.

“Il voto e le scelte spettano al Consiglio regionale – ha concluso Magnacca – che dovrà indicare il modello più adatto a rispondere alle esigenze del mondo produttivo e a valorizzare un patrimonio industriale che contribuisce in modo significativo al Pil abruzzese”.

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