Terreno comunale nel giardino di famiglia della Sindaca, revocato il bando di vendita all’asta

1 Luglio 2025
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Dopo la denuncia di Luciani, sul sito del Comune spunta la determina che annulla in autotutela l’avviso pubblico

FRANCAVILLA – Tanto tuonò, che piovve. A seguito delle polemiche che si sono sollevate per la presenza di un terreno comunale all’interno della villa di famiglia del Sindaco Luisa Russo, oggi il settore tecnico del Comune pubblica sul sito la determina di revoca di quella porzione di 70 metri quadri messa all’asta sulla base del Piano delle Alienazioni del 2023.

La motivazione, si legge negli atti, è riconducibile al fatto che vi è “la necessità di ulteriore approfondimento per cui si rende opportuno e necessario, al fine di una corretta descrizione ed inquadramento dell’area stessa”.

I fatti sono andati così: è stato messo a bando nei giorni scorsi il terreno in questione. A tirar fuori la questione è stato l’ex Sindaco Antonio Luciani che ha deciso di approfondire la vicenda con gli uffici comunali. Col consigliere comunale Pier Paolo Paolini si è recato al settore tecnico, ed ha appurato quello che si temeva: quel fazzoletto di terra, in una zona densamente abitata e afflitta da una storica carenza di parcheggi, è inglobato nella proprietà di famiglia della Sindaca.

Dopo che l’ex primo cittadino aveva sollevato una questione di opportunità, conflitto di interessi e mancata trasparenza, la Sindaca aveva risposto che si trattava “di appezzamenti che sono di fatto da decenni già nel possesso di privati. Un’area di 70mq ricadente all’interno della proprietà di un mio familiare, di ben più ampia estensione, che si trova nello stato attuale dall’immediato dopoguerra. Non potrebbe avere alcuna utilità pubblica, quindi nessuna area viene sottratta alla possibile fruizione dei cittadini”.

Oggi, poi, l’atto di revoca. “Noi, cittadini di Via Barbella, stiamo già formando un comitato per spiegare al Sindaco che non è vero che quel terreno non possa “avere alcuna utilità pubblica” e che sia falso che “nessuna area viene sottratta alla possibile fruizione dei cittadini”. Lo diremo a lei e ai Magistrati che si occuperanno della cosa”, tuona Luciani, “Poi ci sono le cose che il Sindaco non ci dice: quando la sua famiglia rilascerà l’area in questione detenuta in modo illegittimo da troppo tempo; cosa pagherà al Comune per tale occupazione illegittima; quando, a causa della vergogna che dovrebbe provare si dimetterà insieme a quei Consiglieri che lei stessa accusa di aver votato per la vendita (o svendita) delle proprietà di tutti noi. Inoltre ecco la beffa. Sul sito del Comune è stata appena pubblicata la revoca del bando di vendita con motivazioni molto discutibili. Ora vigileremo per controllare le azioni del Comune volte al rilascio dell’area e a tutte le altre azioni necessarie”.

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