Stop al lavoro sotto il sole cocente in Abruzzo: ordinanza anti-caldo per agricoltori ed edili

30 Giugno 2025
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Non tutte le attività saranno interessate dallo stop. L’ordinanza non si applica, infatti, alle Pubbliche Amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori quando l’attività è legata a interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità

L’AQUILA – L’Abruzzo corre ai ripari contro l’ondata di calore estiva. Con un’ordinanza firmata dal presidente Marco Marsilio, la Regione ha imposto il divieto di svolgere attività lavorative all’aperto, in condizioni di prolungata esposizione al sole, dalle 12:30 alle 16:00, e questo fino al 31 agosto 2025. Il provvedimento, fortemente voluto dall’assessorato alle Attività produttive, guidato da Tiziana Magnacca, di concerto con gli assessori Nicoletta Verì ed Emanuele Imprudente, mira a tutelare la salute dei lavoratori nei settori più a rischio.

La stretta riguarda specificamente il settore agricolo e florovivaistico e i cantieri edili e attività affini. Una misura necessaria, dato che proprio queste categorie di lavoratori sono le più esposte ai pericoli legati alle alte temperature e allo stress da calore, che possono portare a colpi di calore, disidratazione e altri seri problemi di salute.

“Si tratta di una misura importante per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori più esposti alle conseguenze delle alte temperature”, ha dichiarato l’assessore Tiziana Magnacca. Già lo scorso anno, la Regione aveva adottato un’ordinanza simile, ma con una differenza sostanziale: si attivava solo nei giorni in cui il sito specializzato www.worklimate.it segnalava un livello di rischio “alto”. Quest’anno, invece, la misura è a tempo pieno, garantendo una protezione continua per tutta la stagione calda.

L’ordinanza non cancella, ovviamente, gli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che restano in capo ai datori di lavoro. Saranno, inoltre, fatti salvi eventuali provvedimenti sindacali a livello comunale, purché non in contrasto con le disposizioni regionali.

Eccezioni e doveri: chi è escluso dal divieto e con quali cautele

Non tutte le attività saranno interessate dallo stop. L’ordinanza non si applica, infatti, alle Pubbliche Amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori quando l’attività è legata a interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità. Tuttavia, anche in questi casi, è fatto obbligo di adottare misure organizzative e operative adeguate a contenere i rischi legati all’esposizione al caldo entro livelli accettabili. Questo significa che, anche se esentati dal divieto orario, i datori di lavoro dovranno comunque garantire la sicurezza dei propri dipendenti attraverso pause frequenti, disponibilità di acqua, aree ombreggiate e altre misure preventive.

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