Il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, interviene sul processo di fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore. “Ci saranno difficoltà iniziali, ma il progetto porterà enormi benefici a lungo termine”
PESCARA – Un cambiamento storico che punta a trasformare l’area metropolitana in un polo strategico dell’Adriatico. Con la fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore prevista per il 2027, la Nuova Pescara si avvia a diventare una realtà amministrativa unica, con vantaggi in termini di investimenti, servizi e capacità progettuale.
Un processo che, però, sta incontrando difficoltà organizzative e gestionali, come sottolineato dal presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri.
“È inevitabile che la fusione comporti disagi – ha dichiarato Sospiri – ma è fondamentale comprendere che i benefici futuri saranno di gran lunga superiori alle difficoltà attuali. Non si tratta di un’annessione, bensì della nascita di una città in grado di competere a livello internazionale, una vera capitale dell’Adriatico.”
Il progetto della Nuova Pescara mira a creare una città più grande e strutturata, capace di attrarre investimenti, migliorare la qualità dei servizi pubblici e aumentare la competitività del territorio.
Sospiri ha ricordato come già un secolo fa Pescara nacque dalla fusione di due comuni e che oggi la città ha l’opportunità di compiere un nuovo salto di qualità. Tra i primi esempi di cooperazione amministrativa già in corso, ha citato il collegamento filoviario sulla Strada Parco, segnale di una sinergia più veloce e efficace tra enti locali.
Il percorso di fusione non è privo di ostacoli. “È chiaro che in questa fase i disagi sono maggiori rispetto ai benefici – ha ammesso Sospiri – ma bisogna guardare al potenziale di crescita che si concretizzerà nei prossimi anni.”
L’obiettivo finale è quello di ridisegnare il profilo urbano ed economico dell’area, facendo di Pescara un punto di riferimento strategico per lo sviluppo dell’intera costa adriatica.
La sfida sarà garantire che il processo di fusione sia gestito in modo efficiente e progressivo, affinché la città possa affrontare il cambiamento con solidità e visione.
Nel frattempo, le amministrazioni locali continuano a lavorare sulla transizione, in vista del 2027, quando Nuova Pescara prenderà definitivamente forma.