Qualità della vita per fasce di età: L’Aquila tra le migliori per i bambini, ma il divario regionale resta evidente

26 Maggio 2025
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L’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita per fasce d’età premia L’Aquila, che si posiziona al nono posto nazionale per il benessere dei bambini. Tuttavia, le altre province abruzzesi registrano risultati meno brillanti, evidenziando la necessità di interventi mirati per migliorare servizi e opportunità

PESCARA – L’Aquila si conferma una delle città italiane più favorevoli alla crescita dei bambini. Secondo l’ultima indagine sulla qualità della vita pubblicata dal Sole 24 Ore, il capoluogo abruzzese si piazza nono nella classifica nazionale dedicata ai bambini tra 0 e 14 anni, un risultato che la colloca tra le realtà più virtuose del Paese.

Il report, realizzato in collaborazione con Eumetra e Save the Children, analizza il benessere delle diverse fasce d’età attraverso 15 indicatori, tra cui servizi scolastici, sicurezza, opportunità educative e qualità dell’ambiente urbano.

Gli indicatori fotografano in modo accurato le condizioni di vita dei bambini, tra i quali la presenza e l’accessibilità degli asili nido, la disponibilità di aree verdi attrezzate, la qualità dell’offerta scolastica, la sicurezza urbana ed il numero di pediatri attivi ogni 1.000 residenti, che vede il capoluogo d’Abruzzo al primo posto in Italia. L’Aquila eccelle in più di un ambito, affermandosi come contesto estremamente favorevole alla crescita e allo sviluppo delle nuove generazioni.

Ma se la provincia dell’Aquila brilla nella classifica dei bambini, il resto della regione mostra un quadro meno incoraggiante. Chieti si posiziona al 48° posto, mentre Pescara e Teramo scivolano rispettivamente al 76° e 84° posto, segnalando difficoltà nell’offerta di servizi per l’infanzia.

Anche per gli over 65, la situazione è variegata: L’Aquila guida la classifica regionale con il 53° posto, seguita da Chieti (54°), Pescara (57°) e Teramo, che si colloca molto più in basso, al 94° posto.

Per quanto riguarda i giovani tra 11 e 15 anni, Teramo è la provincia abruzzese con il miglior posizionamento (42° posto), seguita da L’Aquila (46°), Chieti (53°) e Pescara, che chiude la graduatoria regionale al 70° posto.

Nonostante il buon risultato di L’Aquila, l’indagine evidenzia alcune criticità nel welfare abruzzese. La carenza di posti letto nelle RSA, la bassa spesa sociale per l’infanzia e la disoccupazione giovanile sono tra i problemi più rilevanti, con tutte e quattro le province che registrano valori inferiori alla media nazionale.

In particolare, il report sottolinea la necessità di investimenti per migliorare l’accesso ai servizi per le famiglie e garantire un maggiore supporto ai giovani e agli anziani.

A livello nazionale, il Nord Est domina la graduatoria, con Bolzano, Treviso e Trento ai vertici per il benessere degli anziani, Gorizia in testa per i giovani e Lecco prima per la qualità della vita dei bambini. Il Sud Italia, invece, continua a occupare le posizioni più basse, con province meridionali che faticano a garantire condizioni di vita adeguate alle fasce più fragili della popolazione.

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