La 79ª edizione della Festa del Narciso animerà, a partire dalle 15, piazza Principe di Piemonte a Rocca di Mezzo, nel cuore dell’Altopiano delle Rocche, con sei carri allegorici, performance artistiche e coreografie ispirate alla cultura locale. Dopo 15 anni, Rocca di Cambio torna a partecipare insieme a Ovindoli e Rocca di Mezzo, unendo le comunità in una celebrazione che intreccia storia, natura e folclore
L’AQUILA – Un’esplosione di fiori, musica e tradizione per accogliere la bella stagione nel segno di uno dei suoi simboli più eleganti e profumati: il narciso. Torna puntuale anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi e identitari dell’Altopiano delle Rocche: la Festa del Narciso, giunta alla sua 79ª edizione, è pronta a trasformare Rocca di Mezzo in un tripudio di colori, performance artistiche e danze tradizionali.
A sfilare per le vie del borgo saranno sei spettacolari carri allegorici, ornati con migliaia di narcisi freschi, raccolti nei giorni scorsi, come da tradizione, dalle ragazze dei paesi dell’Altipiano. Insieme ai carri, sfileranno figuranti in costume, dando vita a una parata emozionante e suggestiva. Ma il cuore della manifestazione va oltre la sfilata: ogni gruppo partecipante, infatti, metterà in campo uno spettacolo completo, con coreografie coinvolgenti e musiche originali, frutto di un lungo lavoro collettivo che unisce passione, artigianato e spirito di comunità.
Dopo quindici anni di assenza, anche Rocca di Cambio tornerà a partecipare insieme a Ovindoli e al borgo ospitante, rendendo questa edizione della Festa del Narciso ancora più significativa e ricca di tradizioni. Questo ritorno testimonia come il narciso, simbolo naturale del territorio, rappresenti un autentico ponte tra le comunità delle Rocche, capace di unire storie, tradizioni e generazioni diverse in un unico spirito di condivisione.
Il mito di Narciso è narrato da Ovidio nel terzo libro delle sue Metamorfosi. Narciso era un giovane di straordinaria bellezza, ma non permetteva a nessuno di amarlo, finché, per punirlo, la Dea Nemesi lo indusse a specchiarsi nel fiume. Narciso si innamorò di se stesso e fu consumato dal suo amore, finché scomparve trasformato in un fiore.