Studenti pescaresi trionfano al Torneo della Disputa. La giuria, “Vincono dialettica e rispetto di opinioni”

22 Maggio 2025
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12 studenti provenienti dal Liceo classico “Gabriele D’Annunzio”, Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” e Itcg “Aterno-Manthoné” hanno vinto la quinta edizione del torneo contro Palermo e Torino

ROMA – La squadra di Pescara si è aggiudicata la quinta edizione del prestigioso Torneo della Disputa “Dire e Contraddire”, svoltosi ieri nella solenne cornice della sede del Consiglio Nazionale Forense a Roma. Un successo che non rappresenta solo una vittoria per i ragazzi coinvolti, ma anche un motivo di orgoglio per l’intero Abruzzo e per il Centro Italia. La competizione, che mette al centro l’arte oratoria e la capacità di argomentazione critica, ha visto sfidarsi tre rappresentative: Pescara per il Centro, Palermo per il Sud e Torino per il Nord. Il tema affrontato, quanto mai attuale e complesso, è stato l’intelligenza artificiale, esplorato dai partecipanti con una dialettica raffinata, profonda e coinvolgente.

Il team pescarese, preparato con dedizione da 15 avvocati del Consiglio dell’Ordine Forense di Pescara insieme ai docenti di riferimento, era composto da dodici studenti provenienti da tre istituti superiori del capoluogo adriatico. Dal Liceo classico “Gabriele D’Annunzio” sono intervenuti Lamberto Croce, Emanuele Di Domizio, Martina Agostinone, Aida Napolitano, Valentina Oviedo, Francesca Presutti e Michela Di Muzio. Dal Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” hanno partecipato Andrea Carra, Lorenzo Malavolta, Davide Frezzini ed Emma Lucci, mentre l’Itcg “Aterno-Manthoné” è stato rappresentato da Alessio Cacciatore.

Dielettica e argomentazioni della squadra pescarese hanno colpito positivamente la giuria, composta da figure di altissimo profilo del panorama giuridico italiano: Margherita Cassano, prima presidente della Corte Suprema di Cassazione, Gabriella Palmieri Sandulli, Avvocato Generale dello Stato, e l’avvocata Patrizia Corona, vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense. «Avete evidenziato una capacità di sviluppo logico e dell’argomentazione che è rara – ha osservato Cassano –. Rivelate una profonda cultura e anche una grandissima vivacità intellettuale e senso di rispetto dell’altro, una dote che si sta perdendo in questa nostra società; quindi valete doppiamente ai nostri occhi perché avete dimostrato capacità di confrontarvi con le argomentazioni altrui e attitudine a confutarle, nel rispetto, però, delle regole di una dialettica improntata a principi di civiltà e di rispetto».

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