L’opera, delle dimensioni di 430 cm x 800 centimetri, sarà realizzata dall’artista Daniele Gottastia nella zona del polo scolastico di Colle Sapone e, precisamente, su un muro collocato in via Guglielmo Enrico Fritzsche, ne pressi del Liceo Scientifico
L’AQUILA – Un murale per celebrare il ricordo di Mario Magnotta, il bidello aquilano che nel 1987 fu reso celebre grazie ad un esilarante scherzo telefonico legato a una lavatrice, diventando il primo fenomeno virale italiano pre-social. A deliberare la realizzazione dell’opera, la Giunta comunale dell’Aquila, che ne ha individuato la collocazione sulla parete di un edificio in via Fritzsche, nel polo scolastico di Colle Sapone, a pochi metri dal Liceo Scientifico e dall’ex Istituto Tecnico “Luigi Rendina”, dove Magnotta ha lavorato per oltre 3 decenni.
A firmare il murale, che avrà dimensioni imponenti (oltre 4 metri per 8), sarà l’artista Daniele Gottastia. L’intervento artistico punta a rendere omaggio a una figura diventata, nel tempo, icona affettuosa e quasi mitologica, protagonista involontario di una serie di scherzi telefonici registrati negli anni ’80 e diffusi capillarmente nei decenni successivi, prima su audiocassette, poi su CD e infine online.
“Con il progetto approvato dall’esecutivo – ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi – il Comune dell’Aquila intende ricordare una figura iconica per la nostra comunità. A suo modo, e inconsapevolmente – ha aggiunto – è stato forse uno dei primi influencer ‘ante litteram’ del nostro Paese, in un’epoca non in cui non esistevano né la rete internet né i social media. Ha dedicato la sua vita alla scuola e ci è sembrato giusto rendergli omaggio in un luogo – ha concluso Biondi – che quotidianamente è frequentato da centinaia di studenti”.
Magnotta, scomparso nel 2009, è noto in tutta Italia per le sue esilaranti risposte agli scherzi orchestrati da due ex studenti, che ne registrarono le telefonate trasformandole in culto popolare. Lo “scherzo della lavatrice”, il più celebre, è divenuto un classico del folklore abruzzese, facendo entrare le sue colorite espressioni nel lessico di intere generazioni.