Sanità Abruzzo: Paolucci (Pd) propone una società in house per stabilizzare i precari

20 Maggio 2025
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Il capogruppo Pd chiede soluzioni strutturali per garantire continuità occupazionale

La vertenza dei precari della sanità abruzzese torna al centro del dibattito politico. Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, lancia un appello alla maggioranza di centrodestra: la stabilizzazione dei lavoratori deve passare attraverso la creazione di una società regionale in house o l’assorbimento in una delle realtà già esistenti, come Abruzzo Progetti

L’AQUILA – La proposta arriva in un momento di forte incertezza per i 150 precari del supporto amministrativo della Asl dell’Aquila e i 60 addetti al facchinaggio della Asl provinciale di Chieti, oltre a numerosi altri lavoratori impiegati in cooperative esterne. Il rischio concreto è che, nel tentativo di ridurre il deficit sanitario regionale – stimato in 113 milioni di euro per il 2024 – questi lavoratori vengano lasciati senza un impiego.

Dopo settimane di mobilitazione, i precari aquilani hanno ottenuto il rinnovo dell’incarico per quattro anni, con un investimento di 19,1 milioni di euro destinato a tre società esterne. Tuttavia, il provvedimento è arrivato solo dopo un blocco imposto dal dipartimento Salute, guidato da Emanuela Grimaldi, che aveva sollevato dubbi normativi sulla procedura.

Paolucci non risparmia critiche alla Giunta Marsilio, accusandola di non aver gestito adeguatamente la crisi sanitaria e di aver scaricato le responsabilità su presunte “eredità del passato”. «Marsilio governa da sei anni e mezzo senza commissariamento e senza blocco del turnover, eppure la situazione è peggiorata», afferma il capogruppo Pd.

La proposta di una società in house potrebbe rappresentare una svolta per i lavoratori precari, garantendo loro stabilità e continuità occupazionale. Secondo Paolucci, il modello potrebbe seguire l’esempio della Puglia, dove una modifica statutaria ha permesso di ampliare le competenze di una società regionale per assorbire il personale a rischio.

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