Precari Asl L’Aquila, confronto serrato con Regione e Prefettura: lavoratori e sindacati chiedono risposte

20 Maggio 2025
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Giornata di mobilitazione per i lavoratori precari della Asl dell’Aquila: presidio davanti alla Prefettura e confronto in Regione. I sindacati chiedono una soluzione strutturale per scongiurare i licenziamenti

L’AQUILA – Prosegue a oltranza la mobilitazione dei circa 150 lavoratori precari delle cooperative sociali impiegati nei servizi amministrativi e tecnici della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Resta alta la tensione in attesa dell’esito dell’incontro in corso con i capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale, convocato per il pomeriggio su richiesta dei lavoratori, dopo il confronto di ieri sera all’Emiciclo con sindacati ed esponenti politici.

Questa mattina, intanto, una delegazione ha preso parte alla procedura di conciliazione in Prefettura, mentre il presidio si è spostato proprio davanti al Palazzo del Governo. I lavoratori chiedono un intervento diretto del presidente della Regione, Marco Marsilio, denunciando una situazione “molto grave”, con 150 posti di lavoro a rischio e ripercussioni pesanti per famiglie e servizi sul territorio.

La Asl dell’Aquila ha recentemente bandito un concorso pubblico per 53 posti da assistente amministrativo, con graduatoria attesa a giugno. Ma la stabilizzazione di chi è rimasto fuori – tra esclusi e non idonei – resta il vero nodo gordiano della vertenza. Il timore è che l’esclusione dal concorso possa tradursi in un licenziamento da parte della cooperativa, lasciando decine di lavoratori senza prospettive occupazionali.

La protesta continua con presidi a rotazione davanti a Palazzo Silone, sede della Giunta regionale, mente nel contempo è arrivato un appello ai sindaci del territorio affinché si schierino in difesa dei lavoratori.

Nonostante l’aggiudicazione di un nuovo appalto quadriennale da parte della Asl per i servizi di supporto amministrativo e tecnico – che ha consentito il rientro immediato al lavoro – la situazione resta incerta. I lavoratori chiedono garanzie prima della pubblicazione della graduatoria, ben consapevoli che l’appalto, da solo, non è sufficiente a garantire stabilità e continuità occupazionale.

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