Referendum: Il PD Abruzzo in presidio davanti alla Rai di Pescara per rivendicare spazi informativi

19 Maggio 2025
1 minuto di lettura

Mobilitazione del Partito Democratico Abruzzo davanti alla sede Rai di Pescara per chiedere maggiore informazione pubblica sui referendum dell’8 e 9 giugno. Il presidio, parte della campagna nazionale “Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia”, ha visto la partecipazione di esponenti politici e sostenitori

PESCARA – Il Partito Democratico Abruzzo ha organizzato stamane un presidio pacifico davanti agli studi Rai di via De Amicis per chiedere maggiore informazione pubblica sui referendum dell’8 e 9 giugno. La mobilitazione fa parte della campagna nazionale “Spegniamo TeleMeloni, accendiamo la democrazia”, lanciata per contrastare la presunta mancanza di copertura mediatica sui quesiti referendari.

All’evento hanno partecipato il senatore Michele Fina, l’onorevole Luciano D’Alfonso, delegazioni del gruppo consiliare, della segreteria regionale del PD e numerosi sostenitori. “Siamo qui per protestare contro l’inaccettabile blackout informativo sui referendum da parte della televisione di Stato,” ha dichiarato Fina. “La Rai dovrebbe garantire un servizio pubblico, ma invece non informa i cittadini, ostacolando la partecipazione e il raggiungimento del quorum.”

Il segretario regionale del PD, Daniele Marinelli, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa: “L’informazione pubblica appartiene a tutti e tutte, ed è un diritto sapere di cosa trattano i referendum. Sulla televisione pubblica abbiamo visto inviti a disertare le urne e minimizzare l’importanza dei quesiti, una scelta che penalizza il dibattito democratico e colpisce direttamente lavoratori e cittadini.”

Il presidio di Pescara si inserisce in un’azione coordinata a livello nazionale, con manifestazioni davanti alle 20 sedi regionali della Rai, mentre la segretaria nazionale del PD è presente a Roma per chiedere che l’emittente torni a garantire il suo ruolo di servizio pubblico. I manifestanti chiedono una maggiore copertura televisiva.

Altro da

Non perdere