Domande e risposte dei sette candidati alla carica di Sindaco per le elezioni del 25 e 26 maggio
ORTONA – Nicola Napolione, avvocato 57enne, è il candidato sindaco sostenuto dal Movimento Cinque Stelle. Una sola lista, quella dei pentastellati appunto, per il gruppo che promette di essere “il vero cambiamento”.
Napolione, Ortona possiede un patrimonio storico, culturale e naturalistico notevole, ma non sempre valorizzato. Qual è la sua proposta concreta per rilanciare il turismo, destagionalizzare l’offerta e attrarre nuovi flussi, anche internazionali?
Napolione: «Noi, come Movimento 5 Stelle, pensiamo di ribaltare l’attuale frammentazione turistica. È necessario un sistema integrato che colleghi le risorse culturali e naturali: riteniamo opportuno l’introduzione di un biglietto unico e di un’app per pacchetti turistici che riguardino l’intera Ortona, coinvolgendo anche le contrade e le zone rurali potendo queste vantare paesaggi bellissimi che vanno assolutamente valorizzati. Per destagionalizzare l’offerta bisogna migliorare la promozione incrementando la presenza sui social, sostenendo i percorsi enogastronomici e pensando all’organizzazione di festival ed eventi legati pure alle nostre tradizioni. Attrarre nuovi flussi significa potenziare i collegamenti con l’aeroporto di Pescara e sfruttare la storia e la cultura che la città offre. Mi riferisco ad esempio a tutte le testimonianze che rimandano alla Battaglia di Ortona oppure alla figura, nota e apprezzata anche all’estero, del compositore Francesco Paolo Tosti. Mi preme sottolineare, inoltre, che abbiamo già lavorato per la valorizzazione del patrimonio storico-religioso: grazie alla collaborazione del gruppo locale e alla parlamentare del M5s, Daniela Torto, abbiamo permesso ad Ortona di ricevere le risorse economiche per la messa in sicurezza della chiesa della Santissima Trinità».
Il collegamento tra il centro urbano, il porto, la marina e le contrade resta un punto critico. Come intende migliorare la mobilità urbana e quella extraurbana, anche in chiave sostenibile e inclusiva (trasporto pubblico, ciclovie, pedonalizzazioni)?
Napolione: «È necessario presentare nuove proposte che prevedano infrastrutture ciclopedonali e servizi di navetta per migliorare i collegamenti, in particolare tra l’area della marina e il centro urbano, riducendo la dipendenza dalle auto. Aggiungo che siamo contrari alla costruzione di una funicolare di raccordo tra il mare e la città, di cui tanto si è parlato: riteniamo che ci siano soluzioni alternative e sicuramente meno impattanti dal punto di vista dei costi».
Il porto commerciale, l’enogastronomia e l’agricoltura sono asset importanti per Ortona, ma non sempre coordinati. Quali strategie ha per sostenere le imprese locali, attrarre investimenti e creare occupazione stabile?
Napolione: «Intendiamo rivitalizzare il settore dell’agricoltura e della pesca con incentivi per la conversione al biologico, la promozione di certificazioni Dop e Igp e la creazione di un “marchio Ortona”, raccoglitore di tanti prodotti che potranno essere veicolati e commercializzati contribuendo a dare una immagine diversa della città. Proponiamo inoltre la valorizzazione di mercati a chilometro zero e lo sviluppo di un e-commerce per collegare produttori e rivenditori. Relativamente al porto, vogliamo che diventi un hub multifunzionale che supporti le attività produttive e turistiche, integrando al suo interno anche funzioni educative e di ricerca, con riferimento all’ingresso di un dipartimento universitario che operi di concerto con l’istituto Nautico, altra grande eccellenza della nostra città. Un progetto, quest’ultimo, che mirerebbe ad usare il porto come centro educativo avanzato legato all’ecosistema marittimo e quindi allo sviluppo in maniera preponderante della logistica».
Dalla gestione del verde urbano alla tutela della costa e alla prevenzione del dissesto idrogeologico: come si articola il suo piano per un’Ortona più verde e più resiliente ai cambiamenti climatici?
Napolione: «Bisogna riqualificare le aree verdi per combattere il cambiamento climatico e pensare anche ad un aumento della copertura arborea. Tra gli obiettivi ci sono, poi, drenaggi naturali delle acque e il coinvolgimento dei cittadini nella gestione di orti urbani. La cura del territorio è un aspetto molto importante, a maggior ragione se quest’ultimo – come nel caso di Ortona – è fragile. Sarà necessario un confronto con i tecnici per realizzare una mappatura del dissesto idrogeologico e presentare una strategia di intervento».
Quali politiche attiverà per incentivare la permanenza e il ritorno delle giovani generazioni e per sostenere le famiglie, in termini di servizi, scuola e abitazioni accessibili?
Napolione: «È fondamentale creare occupazione in settori quali turismo, cultura e logistica portuale. Dando più occasioni di lavoro potremo bloccare l’emorragia di giovani, oggi costretti ad andare via dal nostro territorio per costruirsi un proprio futuro».
In vista di un eventuale ballottaggio: con quale candidato esclude categoricamente un’alleanza o un apparentamento, e perché?
Napolione: «Escludiamo qualsiasi riferimento ad ogni schieramento, vogliamo innanzitutto verificare il nostro risultato in termini di voto dopo il primo turno. In ogni caso tutto sarà legato sempre e solo ai programmi per Ortona, non cercheremo accordi in cambio di incarichi o altro. Abbiamo una credibilità e una identità che vogliamo mantenere davanti al nostro elettorato».