Autismo: riorganizzazione in tre mosse per abbattere le attese nella Asl di Chieti

17 Maggio 2025
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Il nuovo corso del dg Mauro Palmieri: triplicate le visite settimanali e ridotti i tempi per la prima visita

CHIETI – Una riorganizzazione in tre mosse per rendere più efficienti i servizi dedicati all’autismo. È la linea impressa dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, che a pochi giorni dal suo insediamento aveva convocato i professionisti delle unità operative coinvolte per affrontare in modo sistemico le criticità del percorso aziendale dedicato ai disturbi dello spettro autistico. Quelle stesse criticità oggi sono al centro di un piano di interventi già operativo.

Il primo e più immediato riguarda l’abbattimento dei tempi d’attesa per la prima visita ordinaria. Il numero di appuntamenti settimanali prenotabili tramite il Cup è passato da 8 a 24, consentendo una drastica riduzione delle attese: dai 15 mesi precedenti si è scesi a sei. «Il primo appuntamento disponibile non è più ad aprile 2027, come in passato, ma a 6 mesi, un tempo non brevissimo ma senza dubbio non inaccettabile come il precedente», sottolinea la nota. Resta comunque attivo un canale parallelo per le urgenze, che consente l’accesso in overbooking secondo criteri ben definiti: età inferiore ai 4 anni, comportamenti a rischio per sé o per gli altri, disturbi ossessivi legati al cibo, abbandono scolastico o grave ritiro sociale.

La seconda mossa riguarda la riorganizzazione della Neuropsichiatria Infantile, diretta da Riccardo Alessandrelli. La struttura si articola ora in un assetto tripartito: viene confermato il ruolo di hub per Atessa, dove si concentrano le prime visite, affiancato da due Nuclei Territoriali per l’Autismo (NTA), a Guardiagrele per l’Area Distrettuale 1 e a Vasto per l’Area Distrettuale 3. Nei casi in cui sia necessario il ricovero, a Chieti sono stati riservati due posti letto presso la Clinica Psichiatrica e due presso la Clinica Pediatrica.

Il terzo punto della riforma è la ridefinizione del percorso diagnostico e terapeutico. La valutazione iniziale si svolge presso il PTA di Atessa e coinvolge una équipe multiprofessionale composta da neuropsichiatra, psicologo, logopedista, tecnico della riabilitazione psichiatrica, assistente sociale e tecnico della psicomotricità. Al termine di questo percorso, la diagnosi viene condivisa con la famiglia e, contemporaneamente, si attiva la presa in carico da parte dei Nuclei Territoriali, in collaborazione con l’Unità multidisciplinare. L’obiettivo è individuare il setting assistenziale più adatto: ambulatoriale, residenziale, semiresidenziale o domiciliare, sempre integrato con scuola, famiglia e riabilitazione.

Ai Nuclei Territoriali spetta inoltre il compito di seguire la parte terapeutica, attraverso percorsi personalizzati: gruppi psicoeducativi per adolescenti, parent training in età prescolare, interventi per disturbi del comportamento alimentare, social skills training. Quest’ultimo è un trattamento di matrice comportamentale che lavora in gruppo sulle abilità sociali e interpersonali.

L’attenzione si concentra anche sul tema delle liste di attesa nei centri di riabilitazione privati. La Asl sta valutando l’introduzione di un centro unico di prenotazione per le prestazioni territoriali, in modo da rendere tracciabili tutti i passaggi: dalla prima visita alla presa in carico, fino alle eventuali modifiche del percorso terapeutico.

«Questo è solo un primo passo verso una più efficiente gestione del percorso per l’autismo – tiene a precisare Palmieri – che tenga conto della complessità dei disturbi e sappia esprimere modelli di presa in carico efficaci e sostenibili in ambiente naturale. Mi auguro che questo impegno, che ho fatto mio dal primo giorno in Azienda, possa essere colto dalle famiglie, alle quali desideriamo dare risposte adeguate, con trattamenti personalizzati rispettosi delle caratteristiche e delle abilità individuali».

La riorganizzazione ha ricevuto il plauso del Comitato ristretto dei Sindaci Asl, cui è stata presentata in anteprima. «Secondo l’Osservatorio Nazionale Autismo la percentuale di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico (ASD) è aumentata sensibilmente nell’ultimo decennio, una crescita che si sente in modo sensibile anche sul nostro territorio e specialmente nella nostra provincia – ha commentato il sindaco di Chieti Diego Ferrara, presidente del Comitato –. L’incremento della rete territoriale disposto dalla nuova dirigenza della Asl è senz’altro cosa buona, perché abbattere le liste di attesa crea opportunità per decine di casi che hanno bisogno di essere presi in carico. Confido in un ulteriore presidio su Chieti, perché bambini e bambine hanno diritto, insieme con le loro famiglie, a un futuro migliore e di arrivare a una diagnosi precoce, per migliorare le terapie attitudinali e psicomotorie, per diminuire i tempi tra richiesta e erogazione delle prestazioni».

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