Vasto, l’allarme del sindaco Menna: “No alla trasformazione della Via Verde in un bazar”

15 Maggio 2025
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Un tratto della Via Verde

Il presidente della Provincia di Chieti contesta la proposta della Regione Abruzzo: “Scelta unilaterale, senza confronto con i territori”

VASTO – “Non possiamo accettare che la Via Verde, uno dei tratti più belli e identitari della nostra costa, venga trasformata in un bazar continuo, snaturando il paesaggio e tradendo l’idea di turismo sostenibile su cui abbiamo investito per anni.” È un grido d’allarme forte e chiaro quello lanciato dal sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, a proposito della proposta avanzata dalla Regione Abruzzo di consentire l’installazione di un punto ristoro ogni 300-400 metri lungo la pista ciclopedonale che attraversa la costa dei Trabocchi.

Una proposta che, secondo Menna, rischia di avere conseguenze devastanti non solo sul piano ambientale, ma anche su quello urbanistico, economico e identitario. “Un’impostazione simile, applicata in modo indiscriminato e senza una visione strategica condivisa – spiega – finirebbe per produrre un effetto opposto a quello desiderato: un assalto alla costa, con strutture replicate senza criterio, che minerebbero l’armonia del paesaggio e l’esperienza di un turismo lento, rispettoso e immersivo”.

Ancora una volta, denuncia Menna, si sarebbe proceduto senza coinvolgere i sindaci e le istituzioni territoriali. “È inaccettabile che la Regione continui ad agire in modo unilaterale, senza alcun confronto preventivo con i comuni interessati e con la Provincia. Una decisione così impattante avrebbe dovuto nascere da un processo partecipativo, basato sull’ascolto e sul dialogo”.

Per questo motivo il presidente della Provincia ha annunciato l’intenzione di convocare un incontro con i sindaci del territorio, le associazioni ambientaliste, i portatori di interesse e i cittadini, per aprire un confronto pubblico e trasparente. “Non siamo contrari alla presenza di servizi o punti ristoro – chiarisce – ma tutto deve avvenire con criterio, nel rispetto della biodiversità, delle caratteristiche del paesaggio e delle vocazioni dei luoghi. Va trovato un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale”.

Un equilibrio che, secondo Menna, rappresenta l’unica strada possibile per non compromettere definitivamente il futuro della Via Verde. “In assenza di una visione condivisa, il rischio è quello di assistere a una degenerazione incontrollata: una Babilonia caotica che nulla avrebbe a che fare con il modello virtuoso che abbiamo costruito. Il mio impegno – conclude – sarà quello di impedire che ciò accada. Difenderò la bellezza e l’identità della nostra costa con tutte le forze”.

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