Regione Abruzzo pronta a collaborare con la Provincia per riaprire gli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva

14 Maggio 2025
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D’Annuntiis: «Siamo di fronte a un momento di svolta, opportunità non rinviabile per il rilancio del versante teramano del Gran Sasso»

PIETRACAMELA – «La Regione Abruzzo accoglie con grande favore la sentenza del Tribunale di Teramo che sblocca la vicenda giudiziaria relativa agli impianti di Prati di Tivo e Fano Adriano». Lo dichiara l’assessore regionale ai Lavori pubblici Umberto D’Annuntiis, commentando l’esito della conferenza stampa svoltasi oggi, alla quale – precisa – avrebbe partecipato con piacere per offrire un contributo costruttivo.

«Siamo di fronte a un momento di svolta – aggiunge – e a un’opportunità non più rinviabile per il rilancio del versante teramano del Gran Sasso. Un’opportunità che la Regione Abruzzo ha sempre ritenuto prioritaria e di assoluto interesse».

L’assessore ricorda come la Regione abbia già sostenuto il territorio stanziando le risorse necessarie per i costi della cabinovia della Madonnina e per la realizzazione dell’impianto antivalanghe da parte della Provincia di Teramo. «Esprimo la piena disponibilità dell’assessorato – prosegue D’Annuntiis – a collaborare con la Provincia, con la società Gran Sasso Teramano e con tutti gli enti istituzionali coinvolti, per garantire un percorso operativo chiaro, efficace e rapido, finalizzato alla riapertura degli impianti di risalita e al rilancio turistico delle aree montane».

«Su impulso della Giunta Marsilio, sono state avviate le procedure per l’approvazione della Carta di Prevenzione Valanghe e per la redazione del Piano dei Bacini Sciistici, unico strumento di pianificazione organica e funzionale per uno sviluppo sostenibile della montagna».

«Gli uffici regionali competenti in materia di impianti a fune – conclude – sono già pronti a ricevere la documentazione necessaria da parte della Provincia e della GST. Saranno attivate tutte le istruttorie e supervisionate le prove funzionali, purché gli atti siano completi, conformi alla normativa e corredati dagli elementi tecnici richiesti. Solo così, con un percorso lineare e trasparente, potremo finalmente centrare quegli obiettivi che la comunità teramana – e non solo – attende da troppi anni».

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