L’accordo con la Prefettura, esempio di partecipazione civica. I cittadini potranno segnalare situazioni sospette. Tra gli strumenti l’app YouPol
CHIE TI – Il Comune di Chieti è pronto ad aderire, insieme alla Prefettura, al Protocollo per il “Controllo di Vicinato”, uno strumento previsto dal Ministero dell’Interno dal 2015 per incentivare forme di partecipazione civica alla tutela del territorio. Si tratta di un’intesa condivisa con tutte le forze dell’ordine – Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza – che si inserisce in un percorso strutturato e calibrato sulle istanze della cittadinanza e volto a rafforzare la sinergia tra istituzioni e cittadini.
“La sicurezza e la sua percezione non si ottengono attraverso forme di giustizia fai da te, né tantomeno mettendosi a rischio, quando esistono persone formate e strumenti adeguati preposti a garantire l’ordine pubblico”, chiarisce subito il sindaco Diego Ferrara. Per legge il Comune ha un ruolo di supporto al controllo, sia attraverso la Polizia Locale, sia come parte attiva dell’unico tavolo di riferimento istituzionale sulla sicurezza e presidio del territorio, che è e resta quello della Prefettura, in quanto riunisce tutti i soggetti deputati a tutelare la sicurezza dei luoghi e la serenità dei cittadini”.
Il protocollo prevede che i cittadini coinvolti nel progetto svolgano esclusivamente attività di osservazione e segnalazione di situazioni sospette, senza mai sostituirsi alle forze dell’ordine né agire in modo autonomo. Le comunicazioni dovranno avvenire solo tramite canali ufficiali come il numero di emergenza 112 o l’app “YouPol”.
“L’adesione al protocollo è quindi un informale coinvolgimento dei cittadini non alla gestione delle azioni di controllo, ma alla collaborazione sotto forma di partecipazione civica responsabile, volta a rafforzare la sinergia con le forze dell’ordine, attraverso un canale coordinato e regolamentato. È evidente che i cittadini non potranno esercitare ruoli che appartengono alle forze dell’ordine, ma potranno segnalare ad esse situazioni in corso, anche a tutela della loro incolumità”, ha aggiunto il sindaco.
Non si tratta, dunque, di ronde o pattugliamenti civici, ma di una rete partecipativa fondata su legalità e prevenzione, nel rispetto delle competenze istituzionali. Il Comune, dal canto suo, sarà responsabile della promozione dei gruppi di vicinato, dell’individuazione dei coordinatori e dell’organizzazione di momenti informativi per la cittadinanza. Il Comune e la Prefettura stanno lavorando alla stesura del documento ufficiale, la cui sottoscrizione rappresenterà il primo passo per dare avvio operativo al progetto. Seguiranno poi ulteriori atti e procedimenti amministrativi, subordinati al via libera definitivo del Ministero dell’Interno.