Romito, noto per la sua capacità di coniugare tecnica, innovazione e rispetto delle materie prime, è stato premiato non solo per i suoi successi in cucina, ma anche per il suo impegno nella formazione e nella valorizzazione del territorio
ROMA – L’alta gastronomia incontra l’etica e la responsabilità sociale: Niko Romito, celebre chef tre stelle Michelin, è stato tra i protagonisti della sedicesima edizione del Premio Guido Carli, evento che celebra l’eccellenza italiana nelle sue molteplici declinazioni. La cerimonia, svoltasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ha visto la partecipazione di istituzioni e personalità di spicco, tra cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto e il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano.
Romito, noto per la sua capacità di coniugare tecnica, innovazione e rispetto delle materie prime, è stato premiato non solo per i suoi successi in cucina, ma anche per il suo impegno nella formazione e nella valorizzazione del territorio. Attraverso il suo progetto Accademia Niko Romito, il maestro abruzzese ha formato generazioni di chef, promuovendo un approccio alla cucina basato sulla sostenibilità e sulla consapevolezza.
L’evento, organizzato dalla Fondazione Guido Carli presieduta da Romana Liuzzo, ha visto premiate anche altre eccellenze del panorama italiano: Frédéric Arnault, da poco nominato ad di Loro Piana; Roberto Bezzi, presidente della cooperativa agricola San Patrignano; Eugenia Carfora, dirigente scolastico dell’Istituto Francesco Morano di Caivano; il direttore del TG1 Gian Marco Chiocci; il cantautore Gigi D’Alessio; Matteo Del Fante, ad di Poste Italiane; Gino Cecchettin, fondatore e presidente della Fondazione Giulia Cecchettin che si batte contro la violenza sulle donne; Carmine Masiello, capo di stato maggiore dell’Esercito; Fabrizio Palermo, ad di Acea; padre Paolo Benanti, presidente della Commissione nazionale sull’intelligenza artificiale nell’informazione e teologo dell’Ia al servizio dell’etica e della dignità umana; Giacomo Ponti, presidente del gruppo Ponti; l’attrice Elena Sofia Ricci.
L’assegnazione del premio a Romito conferma il valore della gastronomia come strumento di cultura, etica e trasformazione sociale. Il suo approccio rivoluzionario alla cucina non si limita a creare esperienze sensoriali straordinarie, ma rappresenta un modello di eccellenza italiana che guarda al futuro con responsabilità e visione.
Un riconoscimento che premia non solo il talento, ma anche la capacità di trasformare il mestiere di chef in una missione di impatto e cambiamento.