L’arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Valentinetti: “Lo Spirito Santo ha sparigliato le carte. Continuerà l’opera iniziata da Francesco creando ponti con l’umanità”
PESCARA – Alle 18 di questa sera è stato eletto il 267esimo Papa della Chiesa Cattolica, l’americano Robert Francis Prevost, con il nome di Papa Leone XIV. Nel suo primo discorso affacciato alla balconata davanti a una Piazza San Pietro gremita di 100mila persone ha fatto riferimento alla pace e alla carità, alla vicinanza a chi soffre. Proprio queste parole fanno eco al progetto già avviato da Papa Francesco, come racconta l’arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti al giornale diocesano LaPorzione.it: «continuerà il cammino di Papa Francesco creando ponti con tutta l’umanità e nella pace, così come ha detto». Sua Eccellenza ha poi commentato la nomina di Prevost dicendo che lo Spirito Santo ha «sparigliato le carte», poiché il suo nome non era fra i primi papabili, ma aveva da poco avuto la nomina a candidato.
Papa Leone XIV, fa notare don Antonio Del Casale, responsabile dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell’arcidiocesi di Pescara Penne, ha scelto un nome importante: proprio Papa Leone XIII «è stato il primo che con l’enciclica “Rerum Novarum” ha dato inizio alla pastorale sociale della Chiesa, quindi richiamandosi nel nome a Leone XIII, a Leone XIV potrebbe riprendere quel ruolo importante che ebbe alla fine dell’Ottocento il suo predecessore».