Impresa storica di Gennaro Spinelli: la bandiera Romanì sventola per la prima volta sull’Everest

6 Maggio 2025
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L’attivista e presidente dell’UCRI, Gennaro Spinelli, ha portato la bandiera Romanì a oltre 5.500 metri di altitudine. Un gesto simbolico che celebra la forza e l’identità della comunità Romanì nel mondo

PESCARA – La bandiera Romanì ha raggiunto per la prima volta l’Everest, grazie all’impresa di Gennaro Spinelli, presidente dell’Unione delle Comunità Romanès in Italia (UCRI), artista e attivista impegnato nella promozione della cultura Romanì. Il 27 aprile, dopo un lungo viaggio a piedi di 150 chilometri, Spinelli ha piantato il vessillo a più di 5.500 metri sopra il livello del mare, con temperature di -20 gradi.

“Non è stata solo una scalata, ma un gesto potente, un ponte tra le vette dell’Himalaya e le terre dell’Abruzzo, dei Balcani, del Rajasthan, dell’Europa intera”, sottolineano i promotori dell’iniziativa.

Spinelli racconta le difficoltà affrontate per portare a termine l’impresa: 16 giorni di cammino, attraversando ghiaccio, pietra e vento tagliente, accompagnato non solo da viveri, ma anche da memoria, orgoglio e sogni. La bandiera che oggi sventola sull’Everest porta le firme di Rom, Sinti e attivisti per la cultura Romanì di tutta Europa, a testimonianza della resistenza e creatività di una comunità che lotta per il proprio riconoscimento.

“La nostra bandiera è il nostro simbolo, la nostra forza e il nostro futuro”, ha dichiarato Spinelli. “Portarla sulla montagna più alta del mondo significa affermare la bellezza e la dignità della nostra cultura”.

L’impresa ha ricevuto il patrocinio morale dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre alla vicinanza dell’ANPI nazionale e della Croatian Romani Union “Kali Sara”.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso orgoglio per il traguardo raggiunto, sottolineando il forte radicamento della comunità Romanì sul territorio e la capacità della regione di promuovere l’integrazione.

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