La start up innovativa, spin off dell’Università d’Annunzio, ottiene la certificazione per il trasporto dei farmaci in modo sostenibile
CHIETI – Una piattaforma sostenibile e rivoluzionaria per il trasporto mirato di farmaci ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dell’inventiva: Algo Biotechnologies, startup innovativa e spin-off dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ha ricevuto il brevetto italiano per una nuova tecnologia di drug delivery che fa della sostenibilità ambientale il suo punto di forza.
Il titolo del brevetto è “Piattaforma per la veicolazione di sostanze biologicamente attive”, e riguarda un sistema innovativo sviluppato a partire dagli scarti dell’industria olearia, in particolare dalle foglie d’ulivo, per trasportare in modo mirato sostanze attive come farmaci, nutraceutici, ingredienti cosmetici e molecole alimentari.
Cuore della scoperta è l’oleuropeina, un composto naturale ricavato con metodi ecosostenibili dalle foglie d’ulivo. Questa molecola è stata modificata con lipidi naturali per generare nuove strutture in grado di autoassemblarsi in piccole sfere, capaci di trasportare e rilasciare composti sia idrosolubili che liposolubili. Il risultato è una piattaforma versatile, completamente green e altamente promettente, che potrà essere applicata in settori che vanno dalla farmaceutica alla cosmetica, dalla nutraceutica fino all’alimentare.
“Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo importante risultato – commenta la professoressa Ivana Cacciatore, docente di Chimica farmaceutica presso il Dipartimento di Farmacia della “d’Annunzio” e CIO della startup – che conferma la validità del nostro approccio basato su sostenibilità, innovazione e trasferimento tecnologico. Grazie all’algoritmo proprietario iBrick® – conclude la professoressa Cacciatore – abbiamo potuto selezionare un’idea ad altissimo potenziale, ora protetta da brevetto”.
Il progetto è oggi in fase di scale-up industriale, tappa che precede la commercializzazione della tecnologia. Il successo della piattaforma è anche il risultato dell’utilizzo di iBrick®, un algoritmo interno sviluppato per valutare l’efficacia e il potenziale di progetti di ricerca, riducendo il rischio d’insuccesso nelle fasi iniziali di sviluppo.