Abruzzo in prima linea contro lo sfruttamento lavorativo dei migranti con il progetto SOLEIL

5 Maggio 2025
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La Regione Abruzzo partecipa al progetto nazionale SOLEIL, finanziato dall’Unione Europea, per promuovere l’integrazione socio-lavorativa e contrastare lo sfruttamento dei migranti nei settori economici più vulnerabili

PESCARA – L’Abruzzo si schiera tra le cinque regioni italiane impegnate nel contrasto allo sfruttamento lavorativo dei migranti grazie al progetto SOLEIL (Servizi di Orientamento al Lavoro ed Empowerment Interregionale per un sistema Legale), un’iniziativa sostenuta dall’Unione Europea per favorire la legalità e la dignità lavorativa. Il progetto verrà ufficialmente presentato domani a Roma, presso la sala Tevere della Regione Lazio, nel corso del seminario “Strategie, strumenti ed esperienze regionali a confronto”.

Il Dipartimento Sociale, Enti Locali e Cultura della Regione Abruzzo partecipa al progetto con l’Assessore Roberto Santangelo, che sarà presente insieme ai rappresentanti di Lazio, Toscana, Marche e Molise. “Ci troviamo di fronte a un’iniziativa di grande respiro, che accomuna regioni con realtà sociali differenti ma segnate dal problema dello sfruttamento lavorativo,” ha affermato Santangelo. “SOLEIL mira a garantire ai migranti strumenti di autonomia e autodeterminazione, riducendo i tempi di transizione dalla condizione di assistenza alla piena integrazione economica e sociale.”

Il progetto si propone di affrontare lo sfruttamento nei settori più esposti, tra cui agricoltura, logistica, edilizia e manifatturiero, promuovendo un’azione di sistema interregionale per favorire l’inserimento lavorativo legale dei migranti. L’Abruzzo, in questo contesto, opera in partenariato con l’associazione “On the Road” e una rete di enti e organizzazioni tra cui Caritas di Pescara-Penne, Consorzio Officine Solidali, Acli di Pescara, Anci Abruzzo, CNA Pescara, Ecipa Abruzzo, Edilformas Pescara e l’Università “G. D’Annunzio”.

Le risorse destinate all’Abruzzo per l’attuazione del progetto ammontano a oltre 2,7 milioni di euro, un investimento significativo per rafforzare percorsi di inclusione e contrastare le dinamiche di sfruttamento nel mercato del lavoro.

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