Sul cantiere che aprirà il 12 maggio, l’amministrazione risponde che si tratta di lavori indispensabili sulle perdite idriche che raggiungono anche il 30% ogni anno
PESCARA – «Un mastodontico progetto da 15 milioni di euro per il rifacimento dell’adduttrice principale dell’acquedotto di Pescara sta per partire e rischia di bloccare la città per mesi». A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Domenico Pettinari, che denuncia forti criticità legate all’impatto del cantiere – che dovrebbe durare un anno – su viabilità, parcheggi, attività commerciali e vita dei residenti. Il progetto, presentato ieri in Commissione Lavori pubblici da Aca SpA insieme ai tecnici comunali, prevede la realizzazione di una nuova condotta lunga cinque chilometri, che partirà da Colle Pineta e arriverà fino alla sede Aca di via Maestri del Lavoro. I lavori, finanziati con fondi PNRR, prenderanno il via il 12 maggio dal Campo Rampigna, proseguendo lungo via Chieti, dove si prevedono interdizione al traffico, sospensione dei parcheggi e restringimento della carreggiata, fino ad arrivare ad interessare la zona del Bingo, piazza della Repubblica, corso Vittorio Emanuele e via Gabriele D’Annunzio.
Pettinari definisce l’intervento come «il più impattante degli ultimi 20 anni», sottolineando come la sua esecuzione in piena estate, in concomitanza con oltre 65 eventi e un forte afflusso turistico, possa mettere in ginocchio le attività economiche del centro e causare disagi «che assumono il valore di veri e propri danni» per commercianti, residenti e utenti della strada. Il consigliere critica anche la gestione dell’intervento da parte dell’amministrazione comunale, accusata di “pressappochismo” e “assenza di visione”, chiedendo la riprogrammazione del cantiere e misure urgenti di sostegno economico per chi ne subirà le conseguenze.
A fare da contraltare è la voce della maggioranza, con il presidente della Commissione Lavori pubblici, il consigliere Massimo Pastore, che rivendica l’importanza strategica dell’opera. «Si tratta di un intervento necessario per ridurre le perdite idriche che oggi raggiungono il 30% e superare un problema strutturale che affligge Pescara da anni, soprattutto nei mesi estivi», ha spiegato Pastore, evidenziando come il progetto sia stato oggetto di approfondimenti tecnici e che Aca dovrà rispettare tutte le prescrizioni comunali.
L’esecuzione dei lavori, secondo quanto riferito, sarà affidata a tre squadre che opereranno in contemporanea su tratti brevi (tra 50 e 150 metri) per contenere i disagi. Le chiusure totali del traffico sono previste solo per i ripristini finali dell’asfalto, interventi limitati nel tempo. «L’impatto sulla viabilità sarà marginale, non disastroso e lanciare allarmi non contribuisce a risolvere i problemi, ma solo ad alimentare tensioni», rassicura il presidente.