Il 2 e il 3 maggio il Santuario del Volto Santo di Manoppello sarà al centro di un convegno con la partecipazione dell’Università di Cracovia
MANOPPELLO – Il Volto Santo di Manoppello torna protagonista a livello internazionale grazie al convegno “La metafisica dell’immagine. L’abbondanza della trasparenza ossia sul valore sinestetico dell’opera”, che si terrà domani e sabato, il 2 e 3 maggio, presso il Santuario abruzzese. L’evento è promosso dal Gruppo di Ricerca di Arte e Metafisica dell’Università Uken di Cracovia, in collaborazione con il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Manoppello, e pone al centro dell’attenzione i contesti storici e contemporanei del Volto Santo, il suo influsso sull’iconografia cristiana e il ruolo che può svolgere nel nostro tempo.
L’immagine, che secondo numerosi studi coincide perfettamente con il volto della Sindone, è ritenuta da molti studiosi la Veronica, la “vera icona”, ovvero il sudario citato dal Vangelo di Giovanni come presente nella tomba di Cristo. La risonanza internazionale dell’immagine è cresciuta esponenzialmente dopo la visita di papa Benedetto XVI, il 1° settembre 2006, che ne consolidò il culto, attirando ogni anno migliaia di pellegrini da tutto il mondo. A sottolineare il valore dell’iniziativa è Antonio Bini, studioso e tra i primi a promuovere la diffusione del Volto Santo a livello internazionale, che nel 1999 organizzò a Roma una conferenza stampa con padre Heinrich Pfeiffer, docente alla Gregoriana, in cui parlò dell’identificazione della Veronica con il Sacro Velo di Manoppello. «Per Manoppello è un evento straordinario – osserva Bini – ed è anche un riflesso dell’importanza della diffusione della conoscenza e della devozione al Volto Santo in Polonia, probabilmente il primo Paese estero dei pellegrini che giungono a Manoppello».
Nel corso delle giornate – corredate anche dalla mostra d’arte “Faccia a Faccia” – si susseguiranno interventi di religiosi, studiosi, filosofi, teologi e artisti, tra cui l’Arcivescovo di Chieti, Bruno Forte, il rettore del Santuario, padre Antonio Gentili, il Provinciale dei Cappuccini del Centro Italia, Simone Calvarese, e numerosi esperti provenienti da Italia e Polonia, tra cui le suore polacche Ancelle del Santissimo Sangue, che hanno contribuito all’organizzazione della due giorni.
Ma non mancano le note polemiche. Antonio Bini, infatti, segnala che nel corso dell’incontro non si potrà ammirare la facciata della Basilica: «Purtroppo ai convegnisti, così come a migliaia di pellegrini – sottolinea – sarà impedita la vista della facciata della Basilica, appartenente al Fec (Fondo per l’edilizia di culto), che da circa otto anni attende lavori di messa in sicurezza». Un appunto che richiama l’attenzione sulla necessità di tutelare anche l’aspetto materiale di un patrimonio spirituale e culturale che continua ad attrarre l’interesse e la devozione di tutto il mondo.