Sull’ex palazzo della Sanità, Gatti: «Con Marsilio abbiamo sentito Castelli»

22 Aprile 2025
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A volersi sedere a un tavolo con il Commissario anche il presidente della provincia D’Angelo: «Ho letto la nota di Dionisio ma possiamo trovare un’alternativa»

TERAMO – Tiene banco il dibattito che ruota attorno all’ex palazzo della Sanità di Teramo. Dopo l’intervento dell’Arpa, che ha chiarito definitivamente che l’iter è ormai avanzato ed è impensabile parlare oggi di soluzioni alternative, intervengono anche anche Paolo Gatti, presidente della V Commissione della Regione Abruzzo, e il presidente della provincia Camillo D’Angelo.

«È necessario fare chiarezza – afferma Gatti –. Il Comune ha scoperto con colpevole ritardo il proprio ruolo di pianificatore urbanistico, non avendo mai convocato un tavolo con Regione e Arpa per discutere del futuro dell’immobile. Ma ora, dopo le sollecitazioni dell’opposizione e di molti cittadini, non possiamo permettere che i ritardi del Sindaco e la sua mancanza di visione condizionino una scelta urbanistica sbagliata».

Gatti rende noto di aver sentito il presidente Marsilio e l’Ufficio Ricostruzione, manifestando disponibilità a partecipare a un tavolo tecnico, qualora convocato, per supportare una soluzione che restituisca quello spazio al centro cittadino, prevedendo un vincolo di non edificabilità e individuando una nuova sede centrale e adeguata per l’Arpa. «Restiamo pertanto in attesa di conoscere le volontà del Comune di Teramo ribadendo la piena disponibilità della Regione e delle sue articolazioni», conclude Gatti.

Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo, che rilancia: «Non ripetiamo l’errore del Convitto Delfico. Sediamoci con il commissario Castelli, troviamo soluzioni condivise e concretamente realizzabili. In centro esistono due strutture che possono ospitare l’Arpa: l’ex Mediocredito, di proprietà della Provincia, e la Casa dello Sport, della Regione. Hanno spazi adeguati e permetterebbero un’operazione di rigenerazione urbana senza stravolgere Piazza Martiri Pennesi».

D’Angelo sottolinea come il consenso all’abbattimento del Palazzo della Sanità fu dato solo come atto amministrativo, senza approfondita valutazione. «Ho letto la nota del direttore Dionisio ma non credo che la ricostruzione ex novo sia la via più rapida. Verifichiamo col commissario se i fondi sisma possano essere impiegati anche per ristrutturazioni. Noi siamo pronti a fare la nostra parte».

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