Sequestrata una cava di 22 ettari a Lettomanoppello per reati urbanistici e paesaggistici

12 Dicembre 2024
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Ad un’indagine più approfondita sarebbe emerso un utilizzo della cava non conforme al progetto approvato dagli enti competenti

LETTOMANOPPELLO – I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale – Nipaaf di Pescara hanno sequestrato ieri una cava nel Comune di Lettomanoppello, che si estende su 22 ettari di terreno. Il sequestro è avvenuto su disposizione del Gip del Tribunale di Pescara, perché le attività eseguite nella concessione mineraria risultavano difformi da quelle approvate dagli enti competenti. Il tutto è avvenuto nell’ambito di una convenzione fra l’Arma Forestale e la Regione Abruzzo per il controllo delle attività estrattive e la coltivazione delle cave, che ha permesso al Nipaaf di Pescara insieme ad ARTA Abruzzo, di accertare l’attività in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico ai confini del Parco Nazionale della Majella. Già a luglio, un’ispezione aveva accertato che l’amministratore della società titolare della concessione non rispettava le quote altimetriche di scavo, ma anzi l’escavazione avanzava verso aree non autorizzate che hanno quindi portato al sequestro. Queste violazioni, che interessano una superficie particolarmente estesa, hanno determinato il sequestro dell’area e configurano reati di natura sia urbanistica che paesaggistica.

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