Il Consiglio di Stato dice “no” alla caccia ai cervi in Abruzzo: il Tar dovrà pronunciarsi di nuovo nel merito

11 Novembre 2024
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Il Consiglio di Stato ha sospeso la delibera della Giunta regionale d’Abruzzo che prevedeva l’abbattimento di 469 cervi, accogliendo l’appello delle associazioni animaliste. Ora il Tar dovrà riesaminare il caso

SULMONA – Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, ha sospeso la delibera della Giunta regionale d’Abruzzo che prevedeva l’abbattimento di 469 cervi, accogliendo l’appello di diverse associazioni animaliste e ambientaliste. La decisione dei giudici di secondo grado ribalta l’ordinanza del Tar Abruzzo, che aveva rigettato il ricorso delle associazioni contrarie all’abbattimento. Ora sarà il Tar a dover riesaminare nuovamente il caso, come stabilito nell’ordinanza del Consiglio di Stato del 7 novembre.

“La gioia per questo risultato è immensa,” ha dichiarato l’avvocato Michele Pezone, che ha curato il ricorso al Consiglio di Stato. “Non solo per la salvezza di questi cervi, ma anche perché, seppure in una fase cautelare, abbiamo affermato un principio importante sulla necessità di effettuare i monitoraggi previsti in sede di valutazione ambientale del piano faunistico venatorio, che non sono stati effettuati.”

Pezone ha sottolineato l’importanza di questi monitoraggi, che devono essere condotti anche su base annuale, per raccogliere indicatori sull’incidenza del prelievo dei cervi su altre specie particolarmente protette, come lupi e orsi. “È inutile prevedere questi monitoraggi se poi non ci sono conseguenze dalle loro omissioni,” ha aggiunto il legale.

L’avvocato ha inoltre evidenziato l’affetto e il sostegno dei cittadini di tutta la regione, che hanno seguito con attenzione ogni passo di questa vicenda e hanno mostrato la loro vicinanza alle associazioni coinvolte.

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