Il Tribunale del riesame dell’Aquila ha scarcerato due dei tre palestinesi arrestati lo scorso marzo a L’Aquila per terrorismo
L’AQUILA – Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha scarcerato Ali Irar e Mansour Doghmosh, arrestati lo scorso marzo nel capoluogo abruzzese insieme a Anan Yaeesh con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale.
Per quest’ultimo, tuttavia, fin da questa estate con l’udienza in Corte di Cassazione, era stata confermata la misura della detenzione in carcere.
Ad attendere il verdetto fuori dal Tribunale dell’Aquila, una quindicina di manifestanti in sostegno dei tre palestinesi, inclusi i familiari di Mansour.
L’avvocato della difesa, Flavio Rossi Albertini, fermatosi a parlare con i manifestanti ha dichiarato: “Il pubblico ministero ha tentato di integrare le lacune individuate a luglio dalla Cassazione che hanno determinato l’annullamento. Lacune che a nostro giudizio restano tali”.
A luglio scorso la Cassazione aveva deciso di annullare la richiesta del mandato di cattura per Ali e Mansour, rimandando l’ultima decisione per la loro scarcerazione al Tribunale del Riesame dell’Aquila che però, nell’udienza di riesame di giovedì scorso, ha rinviato la sentenza perché non è stata data la possibilità ai due di essere presenti e assistere, sia pur in video-conferenza, al loro processo.
Per questo motivo la Corte ha dovuto prendere atto, pena la nullità, delle richieste della difesa e ha rinviato il Riesame alla giornata di oggi.
E ha aggiunto il legale: “D’altra parte il pronunciamento della Cassazione su Ali e Mansour è piuttosto chiaro. L’accusa avrebbe dovuto dimostrare una partecipazione attiva in attentati di matrice terroristica, attività che non rientrino nella legittima difesa o nel diritto all’autodeterminazione dei popoli”.
“Tutto quello che possono dire sui miei assistiti – ha concluso Rossi Albertini – è che ‘forse’ hanno qualche ruolo nella resistenza in Cisgiordania, ma questo non è reato in Italia. Diventa reato solo se è configurato come terrorismo, così come definito dalla convenzione di New York nel 1999. O riescono a dimostrare che hanno travalicato quei limiti posti dal diritto internazionale, oppure, in assenza di altre prove, non possono trattenerli”.
Il comitato “Palestina L’Aquila” ora chiede la scarcerazione anche per Anan Yaeesh.