Il Presidente Saccomandi: «Un bilancio in numeri sicuramente positivo, che poteva andare meglio, ma che è allo stesso tempo un bilancio giusto perché frutto di prudenza»
TERAMO – «Un bilancio in numeri sicuramente positivo, che poteva andare meglio, ma che è allo stesso tempo un bilancio giusto perché frutto di prudenza», ha dichiarato il presidente della Teramo Ambiente Sergio Saccomandi, intervenuto questa mattina per presentare il bilancio 2023 della società pubblica, con un risultato netto positivo di 78.401 euro. Insieme a lui, tra gli altri, il vice presidente e delegato per il comune di Montorio al Vomano, l’avvocato Gianni Falconi, e per l’amministrazione comunale il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e l’assessore all’ambiente Graziella Cordone.
«Ringrazio intanto il sindaco per la lungimiranza avuta nel trasformare la Teramo Ambiente in una società in house. In tre anni abbiamo lavorato tanto e abbiamo garantito una importante solidità finanziaria, con il rispetto delle obbligazioni e allo stesso tempo i giusti investimenti. Vogliamo diventare un punto di riferimento, il prossimo Pef sarà a 12 anni, avrà bisogno di un piano industriale strutturato, di flussi di cassa: la TeAm comincia a essere una realtà splendida».
Il vice presidente Gianni Falconi ha sottolineato, insieme ai dati di rilievo, l’aspetto delle risorse umane: oltre a una governance di spessore, i risultati vengono raggiunti anche grazie alle «belle professionalità» presenti e che lavorano quotidianamente e arduamente. Entusiasta anche il sindaco D’Alberto che ribadisce il buon esisto di quella che fu la decisione di trasformazione della società: «Molti l’avevano vista come l’apertura di un baratro invece si è rivelata un’operazione di prospettiva che ci consente di proiettare TeAm come leader del settore nel futuro. Ricordo anche i 30 milioni di euro del biodigestore, che sono un esempio a livello nazionale».