Il Ministro degli Esteri italiano, ha lanciato la campagna elettorale europea del partito di Forza Italia
PESCARA – Prima dell’intervento conclusivo di Giorgia Meloni, ha parlato Antonio Tajani, presidente di Forza Italia e Ministro degli Esteri italiano. Tajani, nel corso del suo intervento a Pescara per la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, ha lanciato la campagna elettorale del partito forzista in vista delle Europee dell’8 e 9 giugno prossimi: “Sono venuto a Pescara, a portarvi il saluto di tutta Forza Italia. Un saluto di una forza politica che è e sarà sempre leale con i propri alleati. Perché la lealtà è un valore che contraddistingue questa coalizione.
Giorgia lo sa, se prendiamo un impegno, lo manteniamo fino alla fine e non è un caso che sia il nostro partito e sia quello di Fratelli d’Italia, siano gli unici partiti con la parola Italia nel nome. Abbiamo il dovere di tutelare gli interessi del Paese in Europa e nel mondo. Lo abbiamo fatto anche ieri, quando abbiamo reagito alla scellerata decisione della federazione Russa, contro un’azienda italiana che lavora lì. Il minimo comune denominatore è il cittadino italiano. Noi vogliamo essere più presenti in Europa, perché riteniamo che l’UE senza l’Italia non abbia lo stesso peso. Vogliamo che le nostre idee vengano rispettate da tutti. Siamo pronti agli accordi ma non alle imposizioni. Stesso discorso per la guerra tra Ucraina e Russia, noi vogliamo la pace e lo facciamo aiutando l’Ucraina altrimenti sarebbe la vittoria di un prepotente contro una nazione.
Noi non attacchiamo e non insultiamo nessuno. Se non credi, non combatti in un ideale non riesci a dare l’esempio e questa è la nostra forza. Inizierà una campagna elettorale che ci vedrà sempre al fianco dell’altro. Noi vogliamo soltanto vincere, prendere il maggior numero di voti possibili. C’è un altro partito enorme, che è quello delle astensioni. Dobbiamo dire a loro che noi del centrodestra siamo presenti, siamo seri e siamo compatti. Sono convinto che ci riusciremo, non dovendo rinunciare alle proprie identità. L’importante è la lealtà. Questo significa costruire positivamente un’azione di Governo.
Per me il principale valore è la libertà. Se credi fortemente nella tua identità, sei pronto ad aprire le braccia agli altri. Ma se togli il Crocifisso dal muro, allora dai un segno di debolezza
L’Europa non è una macchina burocratica fatta di funzionari. L’Europa è millenni di cultura. Per questo dobbiamo andare a votare l’8 e 9 giugno, per vincere e far tornare i veri valori europei”.
