Botta e risposta tra i consiglieri di centrosinistra e Movimento 5 Stelle e i capigruppo della maggioranza
L’AQUILA – Botta e risposta tra maggioranza e opposizione, sull’approvazione della Rete Ospedaliera. Qualche giorno fa il presidente della Regione, Marco Marsilio, era tornato sull’argomento nel corso di un convegno ricordando che “L’approvazione della rete ospedaliera è necessaria, bisogna farla prima che inizi la sessione di bilancio perché non possiamo arrivare a gennaio con gli ultimi giorni utili e con atteggiamenti ostruzionistici e propagandistici che vadano ad inquinare questo dibattito. E’arrivato il tempo di chiudere questa discussione in Commissione”. Riunione di Commissione che si è tenuta ieri pomeriggio ed è stata descritta dalle opposizioni – che hanno tenuto una conferenza stampa sull’argomento questa mattina a L’Aquila, nella Sala Fabiani del Consiglio regionale – come “l’ennesimo squalificante teatrino da parte del centrodestra. L’assessore era assente, nonostante l’importanza dell’argomento di sua competenza, e il Presidente di Commissione D’Addazio ha applicato più di una forzatura al regolamento per eliminare ogni prerogativa di intervento delle opposizioni al fine di approvare in fretta e furia la Disposizione. Tutta questa fretta, a soli quattro mesi dalla fine del mandato, sembra scaturita proprio dal dictat che il Presidente Marsilio ha scandito qualche giorno fa durante un suo intervento pubblico”.
Per i Consiglieri regionali di centrosinistra e Movimento 5 Stelle “il Presidente Marsilio tenta di comprimere i tempi sull’approvazione della Rete Ospedaliera. Tempi che però sono stati dilatati oltre misura proprio dai pasticci che la sua maggioranza ha generato in Giunta, escludendo per mesi e mesi il Consiglio regionale dall’esame del documento – dicono le opposizioni – nonostante proprio da quest’ultimo debba ottenere l’approvazione definitiva per essere attuato. Il tempo perso dal centrodestra, anche a causa delle continue bocciature che la Rete ha subito ai tavoli ministeriali, non può essere certo colmato tranciando di netto l’ascolto dei territori, dei portatori di interesse e delle opposizioni, visto che in sede di Giunta non è stata ascoltata nessuna di queste categorie”.
Non si è fatta attendere la replica della maggioranza. “La farneticazione che continua a contraddistinguere le forze di opposizione in Consiglio regionale non ha davvero più confini. Probabilmente gli esponenti del centrosinistra già annusano odore di sconfitta il prossimo 10 marzo e, nelle aule istituzionali, tentano il tutto per tutto pur di screditare il serio lavoro che il centrodestra continua a compiere. Nel loro mirino, in queste ore, c’è il riordino delle rete ospedaliera, portato all’esame della V Commissione, durante la quale è emersa tutta la loro preoccupazione – comprensibile a dire il vero, considerata l’inconsistenza del loro operato quando governavano la Regione – per il vicino raggiungimento di un altro significativo traguardo che questa maggioranza sta per raggiungere. Ieri, infatti, abbiamo assistito ad isterici monologhi, a tratti offensivi, dei consiglieri di minoranza, a cui abbiamo scelto di non rispondere. Sono gli stessi protagonisti di un modus operandi arrogante e violento che, nella passata legislatura, il centrodestra ha dovuto subire”. I capigruppo di maggioranza, Mauro Febbo, Massimo Verrecchia, Vincenzo D’Incecco rispondono così in una nota congiunta alle pesanti accuse delle opposizioni. “All’evidente e dannoso nervosismo delle forze di minoranza rispondiamo, dunque, con l’antico detto ‘chi di spada ferisce di spada perisce’ – continuano i capigruppo di maggioranza -. Nella sostanza, invece, noi proseguiamo il nostro lavoro, portando avanti l’approvazione di una rete sanitaria ben strutturata ed omogenea su tutto il territorio regionale, comprese le aree più interne. Un territorio che ha tanto bisogno di fatti tangibili sul tema della sanità sul quale questo governo regionale, a guida Marco Marsilio, sta lasciando rilevanti impronte, mai viste prima. Il riordino della rete ospedaliera sarà completato con gli atti aziendali che andranno a recepire anche le istanze che non possono essere inglobate nella legge di riforma”. (M.S.)