Cerchio, investe vicesindaco e figlio: denunciato 41enne del posto

12 Settembre 2025
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Carabinieri e ambulanza intervenuti ieri a Cerchio dove un uomo ha investito prima il vicesindaco del Comune dell'Aquilano e poi il figlio

Attimi di terrore a Cerchio, in provincia dell’Aquila: il vicesindaco Mancini e il figlio sono stati investiti davanti all’azienda agricola di famiglia. Alla guida Eolo Tucceri, 41 anni, già noto alle forze dell’ordine, che è stato bloccato poco dopo e denunciato a piede libero

CERCHIO – Scene di ordinaria follia a Cerchio, in provincia dell’Aquila, dove un’auto ha travolto due persone, padre e figlio, davanti a un’azienda agricola. L’uomo alla guida, Eolo Tucceri, 41 anni, già noto alle forze dell’ordine, si è allontanato subito dopo ma è stato fermato di lì a poco e denunciato a piede libero.

L’episodio, come riporta il Centro, è avvenuto ieri pomeriggio in via della Casetta, davanti allo stabilimento agricolo di proprietà del vicesindaco Mario Mancini. Secondo la ricostruzione del sindaco Gianfranco Tedeschi, Tucceri avrebbe imboccato la strada con la sua Volkswagen Passat a forte velocità, percorrendola più volte avanti e indietro. Proprio mentre Mancini cercava un confronto, Tucceri avrebbe schiacciato il pedale dell’acceleratore, centrandolo in pieno e scaraventandolo sull’asfalto privo di sensi.

Il figlio della vittima, Yuri, ha assistito alla scena e si è lanciato all’inseguimento dell’auto in fuga, ma è stato travolto a sua volta e scaraventato contro i cancelli di un’abitazione.

La strada si è trasformata in pochi minuti in un luogo di caos e rabbia: residenti e operai sono accorsi per soccorrere i feriti e hanno chiesto l’intervento immediato di carabinieri e 118. I sanitari hanno trasportato padre e figlio all’ospedale di Avezzano: il giovane, inizialmente medicato a Pescina, è stato trasferito per accertamenti, mentre il padre è arrivato in pronto soccorso in condizioni più gravi, dopo aver perso conoscenza.

Secondo il sindaco Tedeschi, il 41enne “ha seriamente rischiato un’aggressione di massa” da parte dei cittadini, scossi da quanto accaduto.

Una versione opposta arriva invece dall’avvocato difensore di Tucceri, Roberto Verdecchia, che parla dell’esistenza di un video girato dallo stesso indagato e che, a suo dire, “dimostra un’altra verità”. Saranno gli inquirenti a chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

Le testimonianze sono già state raccolte dai carabinieri della compagnia di Avezzano, coordinati dalla Procura. Tra queste anche quella della giornalista e scrittrice Alina Di Mattia che sui social ha raccontato: “Tra Mario e Yuri Mancini c’ero anche io. Gli avevo portato il caffè. Sono salva per miracolo. È stato un investimento premeditato, ho avuto l’istinto di spostarmi”.

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