Pescara cambia volto: ecco il progetto del Parco Centrale che in 420 giorni riqualificherà l’area di risulta

18 Giugno 2025
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Il nuovo Parco Centrale di Pescara occuperà quattro ettari con oltre 11.000 piante, aree gioco, percorsi ciclabili e una piazza-eventi da 6.000 posti. Inclusivo e sostenibile, sarà collegato a un parcheggio multipiano da 760 posti

PESCARA – Dopo quarant’anni di attesa la città di Pescara si appresta a vivere una trasformazione epocale: stamattina nella Sala Europa dell’Aurum, è stato presentato ufficialmente il progetto del Parco Centrale, il primo lotto di una delle opere di riqualificazione urbana più ambiziose della recente storia cittadina. La zona interessata è quella dell’ex area di risulta, uno spazio collocato in una posizione strategica tra la stazione e il centro città, in cui il progetto prevede di realizzare in 420 giorni un parco urbano di quattro ettari – il secondo per ampiezza dopo il parco D’Avalos – accompagnato da un parcheggio multipiano da circa 760 posti, dislocato su cinque livelli.

A illustrare i dettagli dell’opera è stato Manuel De Canal, architetto paesaggista e agronomo responsabile del progetto, alla presenza del sindaco Carlo Masci, del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, e di numerose autorità civili e militari. «Il Parco Centrale si caratterizzerà per la sua forte impronta ambientale e inclusiva – ha spiegato De Canal –. Sarà dotato di aree gioco, un campo da basket, percorsi ciclabili e pedonali, e una grande piazza centrale che potrà trasformarsi in arena per eventi fino a 6.000 spettatori. L’intera area sarà accessibile anche alle persone con disabilità grazie a percorsi dedicati che collegheranno direttamente il parcheggio al parco, sfruttando le collinette naturali previste dal progetto».

Circa tre dei quattro ettari saranno destinati completamente al verde, con oltre 11.000 piante, tra cui 8.000 arbusti, più di 250 alberi e piante da fiore. Verranno realizzati anche piccoli stagni per rendere piacevole la fruizione del parco durante la stagione estiva. Una particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità: il progetto prevede il recupero delle acque piovane e interventi mirati a mitigare l’effetto isola di calore, un problema sempre più rilevante nelle aree urbane. «Questo intervento – ha dichiarato De Canal – vuole essere contemporaneo, sostenibile e capace di restituire identità e vivibilità a una zona oggi spoglia, con lo 0% di copertura vegetale e condizioni microclimatiche sfavorevoli».

Il sindaco Carlo Masci ha definito quella di oggi una «giornata storica»: «Parliamo di un’opera che si concretizza dopo quasi quarant’anni. Non è solo un parco, è una visione della città del futuro: più verde, più vivibile, più europea. Il Parco Centrale sarà un nuovo polmone verde, il simbolo della trasformazione urbana che stiamo portando avanti».

Anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha sottolineato l’importanza dell’intervento, ricordando gli ostacoli superati e il fondamentale ruolo delle risorse regionali e dei fondi strutturali europei: «Questo progetto non è una suggestione, ma una realtà concreta, già assegnata tramite gara pubblica. Il finanziamento è integrale, e rappresenta il frutto di uno sforzo collettivo durato troppo tempo ma finalmente giunto a compimento».

Il progetto, che interesserà in totale 13 ettari, prevede nei prossimi lotti ulteriori interventi tra cui la realizzazione del nuovo palazzo della Regione. L’investimento complessivo sfiorerà i 100 milioni di euro, segnando una delle operazioni di rigenerazione urbana più significative dell’intero territorio abruzzese, e di questi, 20 milioni sono stati stanziati per il primo lotto: di questi, 4 milioni sono stati investiti nel parco, finanziato dalla Fondazione Pescarabruzzo, altri 4 per la bonifica e gli ultimi 12 per il parcheggio. Per quanto riguarda le tempistiche, il cantiere del primo lotto partirà a settembre e, secondo le stime, restituirà alla città il Parco Centrale e il parcheggio in meno di due anni.

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