Le organizzazioni sindacali: “Non è solo una vertenza, ma una battaglia che investe l’intero territorio”
CASTELLALTO – Un nuovo giorno, un nuovo presidio per i lavoratori della Purem di Castellalto, dopo che l’azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento con il licenziamento di 48 dipendenti. Questa mattina sono stati presidiati tutti gli accessi alla fabbrica. L’obiettivo, come spiegano le Segreterie provinciali di FIM CISL e FIOM CGIL di Teramo, è stato quello di fermare ogni attività produttiva e logistica.
“Quella in corso non è soltanto una vertenza sindacale, ma una battaglia che investe l’intero territorio. La chiusura di una fabbrica, non rappresenta solo una scelta industriale, ma un colpo profondo alla coesione economica, sociale e civile della comunità locale”, dichiarano i sindacati.
Proprio davanti ai cancelli si sono svolte le Assemblee Generali di FIM e FIOM, partecipate in modo compatto e consapevole. Oltre 60 lavoratori hanno garantito la presenza ai cancelli, dando vita a un blocco visibile e deciso. Il presidio non si è interrotto nemmeno di fronte all’intervento delle forze dell’ordine, richiesto dall’azienda. “La lotta andrà avanti con tutti gli strumenti di mobilitazione necessari – concludono i sindacati – perché una fabbrica che chiude è un territorio che muore.”